Dal web le prime immagini della nuova maglia della Nazionale firmata Adidas, dopo la fine della collaborazione con Puma.
La nazionale cambia pelle, passando ad Adidas per il 2023. Su internet le prime rivelazioni di quella che potrebbe essere la nuova maglia degli uomini di Mancini a partire dal prossimo anno: ecco le foto.
Dal 2003 al 2022 insieme a Puma, un lungo matrimonio giunto al termine quello tra il famoso brand tedesco e la nostra nazionale di calcio che adesso è pronta ad abbracciare un altro top brand nel mondo dello sport. Stiamo parlando dell’Adidas, storico marchio anch’esso tedesco di proprietà del fratello del fondatore della Puma.
Come ampiamente annunciato dunque gli azzurri passano per la prima volta nella loro storia alla Adidas, dopo essere stati marchiati quasi interamente negli anni 2000 dalla Puma che pure negli ultimi anni grazie a un grande lavoro nel calcio soprattutto era risorta dopo anni bui. Molto più autorevole in sport come atletica leggera, grazie alle recenti collaborazioni con diversi top club europei (Manchester City, Borussia Dortmund, Arsenal e Milan) e importanti testimonial (uno su tutti Neymar) la Puma era tornata in auge anche nel mondo del pallone.
Adesso sul web stanno iniziando a circolare le prime immagini di quella che potrebbe essere la prima maglia della Nazionale italiana del prossimo anno, una maglia con la classica colorazione azzurra e i soliti abbellimenti in tricolore, con uno stile del logo simile a quello proposto dal marchio durante i mondiali in Qatar, sempre sulla parte sinistra, e un colletto simile a quello visto sulle divise del Giappone.
Proprio tra Adidas e Puma il passaggio di consegne sembra un segno del destino, vista la storia tra i due brand. Il caso Adidas-Puma risale agli anni ’20 del 900, quando i fratelli Rudolf e Adolf Dassler fondarono la Gebrüder Dassler Schuhfabrik nel 1924. Adolf fabbricava materiale per le scarpe, Rudolf si occupava della distribuzione. Successivamente dopo la guerra, nel 1948 i due fratelli si divisero l’azienda, con Adolf che dal suo nome (Ad e Das) e quello dell’azienda fondò la Adidas e Rudolf la Ruda, che in breve tempo venne convertito proprio in Puma.
E chissà se anche Adidas riuscirà a fare la storia con la nostra nazionale, che negli ultimi decenni ha portato addosso importanti marche come la Diadora, utilizzata quasi per tutti gli anni ’90 con una breve parentesi Nike durata solo due anni, e la Kappa che ha accompagnato la nazionale fino a quel maledetto mondiale del 2002 per poi lasciare campo alla Puma, con la quale gli azzurri si sono laureati campioni del mondo e d’Europa nel 2006 e nel 2021.
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