La paura per il Coronavirus continua a imperversare anche nel mondo del calcio: non più tardi di domenica, il Napoli ha deciso di non scendere in campo contro la Juventus (che si è comunque presentata allo Stadium) vista la positività dei giocatori Elmas e Zielinski, entrambi asintomatici. La società azzurra ha però fatto sapere oggi tramite Twitter che sono tutti negativi i tamponi effettuati su calciatori e staff nella giornata di ieri.
La scelta della squadra di non giocare il match valido per la terza giornata di campionato a Torino ha suscitato moltissime polemiche da parte di tifosi e non, e potrebbe essere addirittura punita con una sconfitta a tavolino per 3-0 (il giudice sportivo Mastrandrea farà sapere la propria decisione venerdì).
Ma il Napoli ha voluto tutelarsi: il 27 settembre ha giocato con il Genoa, squadra che risulta fortemente colpita dal Covid, decidendo poi tre giorni dopo di sottoporre tutti i membri dello staff e i giocatori ai tamponi, risultati inizialmente negativi. Ma non solo: ricordiamo che pure Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è risultato, a inizio settembre, positivo al Covid-19.
Alla luce del sempre crescente numero di casi di positività nel mondo del calcio, c’è la concreta possibilità di una sosta forzata del campionato. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha spiegato al Corriere della Sera che tutti si stanno impegnando perché non accada.
“Lavoriamo tutti affinché questo non avvenga. Ma ci tengo a una precisazione: nessuno di noi fa la stessa vita di un anno fa, nessuno fa le stesse cose. L’idea di tenere il campionato con lo stesso format, le coppe, l’Europeo, gli impegni in Nazionale come se nulla fosse accaduto è forse troppo ottimistica. Occorre definire delle priorità, alla terza giornata non è comprensibile sentire che ci sono problemi per i recuperi. Consiglio di ragionare anche su scenari diversi, perché non sappiamo cosa succederà, e se si pensa a playoff e playout sarebbe meglio deciderlo presto, a campionato appena iniziato“, le sue parole.
Ricordiamo tutti le polemiche e le discussioni dell’anno scorso in merito alla conclusione del campionato, tra l’ipotesi play off, i recuperi e le partite giocate in date ravvicinate tra loro. Per il campionato 2020-21 non sono ancora state prese misure preventive nonostante il Covid non accenni a ritirarsi: ignorarlo potrebbe non essere la strategia vincente.
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