Un calciomercato Inter che finora è stato intelligente. Sono arrivati i giocatori che servivano, altri ne arriveranno da qui al 31 agosto. Anche le cessioni sono iniziate e andranno avanti. L’obiettivo della nuova Inter di Luciano Spalletti è il quarto posto, che consentirebbe ai nerazzurri di accedere alla prossima Champions League. Ne abbiamo parlato con Francesco Poli, fondatore e direttore di Calciointer.net.
“Non credo che arriveranno top player, ma 4 – 5 giocatori sì. Skriniar è una scommessa, Vecino un ottimo acquisto, insieme a Borja Valero penso che sistemerà il centrocampo. Chi dovrà fare la differenza sarà Dalbert, dalle sue prestazioni dipenderà molto la stagione dell’Inter. Emre Mor? Se arriverà, non dovrebbe comunque essere titolare. E’ una promessa”. ‘Soffiare’ Schick alle tante pretendenti potrebbe essere la ciliegina sulla torta di questo calciomercato Inter.
“C’è ottimismo. Juventus e Roma si sono defilate. E’ un giocatore di prospettiva. Non c’è preoccupazione per le sue condizioni fisiche: l’agente ha detto chiaramente che l’aritmia cardiaca è rientrata. Problemi di coesistenza con Icardi non è vedo: il sampdoriano può fare la seconda punta oppure giocare alle spalle dell’argentino”. Molto meglio l’estate 2017 per Maurito rispetto a quella del 2016: “L’anno scorso la curva ce l’aveva con lui per le frasi del libro, ma il resto dello stadio lo sosteneva. Non c’è mai stata una vera e propria contestazione nei suoi confronti. Icardi è uno che segna e adesso è pure migliorato, gioca con la squadra. L’anno passato ha finito male, ma era andato alla deriva come tutta la squadra”.
Il miglior acquisto dell’Inter è stato Luciano Spalletti? “Alla Roma dette un gioco importante, il migliore della serie A. All’epoca Mourinho era il vincente, Spalletti quello che faceva divertire. Può dare un’impronta alla squadra. Penso però che ci sia ancora un gap con Juventus e Napoli. Con il Milan no perché Montella si ritrova con una squadra completamente nuova, da amalgamare”.
A proposito di Milan e di Inter: da una sponda del Naviglio i fuochi d’artificio, dall’altra calma (quasi) piatta: “Ma non siamo preoccupati. Suning è più solida della proprietà del Milan, dove c’è una situazione poco chiara. Il gruppo che guida i rossoneri si ritirerebbe già l’anno prossimo se non dovesse andare bene. Per Suning, invece, bisogna attendere l’autunno prossimo quando ci sarà il congresso del Partito Comunista Cinese: si potrebbe decidere di togliere il blocco agli investimenti cinesi all’estero, deciso dopo il 2016 che era stato invece un anno record per gli investimenti. E allora anche Suning riprenderebbe a spendere”.
Suning viene considerato un porto sicuro: “Il gruppo è proprietario anche di una squadra cinese e ci tiene molto. Ha speso tanto per i diritti tv. Mentre Massimo Moratti spendeva soltanto per l’Inter, Suning ha anche altre priorità”. Pure l’arrivo di Walter Sabatini è visto positivamente da Francesco Poli: “Non credo sia un problema se segue anche le vicende calcistiche di Suning in Cina. Questa estate si è occupato principalmente di Inter. E’ un ottimo dirigente, un acquisto importantissimo. Suning ha poi affidato il ruolo di Ceo a un italiano e anche questo può fare la differenza”.