Impossibile sostituire Leonardo Bonucci, ma quello che conta nella Juventus è l’organizzazione di squadra, non il singolo. A centrocampo ai campioni d’Italia manca qualcosa, ma non Kovacic, di cui si parla negli ultimi giorni. Nonostante le partenze di Bonny e Dani Alves, la Juve rimane davanti a tutti. E’ Romeo Agresti, corrispondente bianconero per Goal.com, a parlarci in esclusiva del calciomercato Juventus, ma non solo.
“Tecnicamente, essendo Bonucci uno dei migliori centrali al mondo, la cessione di un giocatore di tale calibro è delle più difficili da rimpiazzare. Detto questo, soprattutto alla Juventus, conta molto l’organizzazione di gioco. Non a caso, dopo una prima stagione assai complicata, il difensore viterbese è riuscito a diventare importante, a Torino, grazie ai meccanismi di squadra. Lui è indubbiamente forte, ma giocare con Buffon, Barzagli e Chiellini agevola. Detto questo, Allegri ha in casa un gioiellino che si chiama Rugani. Questa è l’occasione della vita. E non può fallirla”.
Tutti sperano che la Juve si sia indebolita, dopo sei anni di dominio assoluto: “Non penso che i bianconeri si siano indeboliti. Pur avendo perso due pedine importanti come Bonucci e Dani Alves, ha rinforzato il reparto offensivo e, probabilmente, farà altro in queste ultime settimane di mercato. La squadra più vicina credo rimanga il Napoli, compagine collaudata che punterà molto sulla continuità. Le altre, tra cambiamenti in panchina e rose in divenire, credo siano ancora lontane dalla Vecchia Signora”.
Ancora calciomercato Juventus: il tormentone che forse ci accompagnerà fino alla fine di agosto è se Paulo Dybala è davvero in rampa di lancio per il Barcellona, dove andrebbe a sostituire Neymar, o se Allegri potrà goderselo ancora: “Credo che sia destinato a rimanere. E’ un giocatore imprescindibile per la Juventus. Ha da poco rinnovato il contratto e, finora, nessuno ha formulato offerte ufficiali per cercare di strappare la Joya dalle grinfie bianconere”.
Dybala sì, dunque, e poi? Il calciomercato Juventus necessita ancora di chi? Manca ancora qualcosa o la squadra è in grado di competere in Italia e in Europa anche così? “Manca un terzino destro di spessore. De Sciglio è una scommessa intelligente, ma Dani Alves era ovviamente di un altro pianeta. Inoltre, credo che Lichtsteiner abbia terminato il suo ciclo. Quindi, per come la vedo, urge un volto nuovo per rinfrescare la corsia. Manca anche un centrocampista di livello, uno che sappia fare diligentemente le due fasi e che, all’occorrenza, possa sostituire dignitosamente Khedira”.
Kovacic, che al Real Madrid pare aver ritrovato un po’ delle qualità che lo avevano portato, giovanissimo, all’Inter, è stato accostato negli ultimi giorni alla Signora: “A Madrid non è un elemento vitale per Zidane, ma è migliorato notevolmente. Credo però che la Juve abbia bisogno di un giocatore più fisico, uno che possa farsi sentire in fase di interdizione. La qualità è già presente in rosa, a maggior ragione dopo gli acquisti di Bernardeschi e Douglas Costa. Ora credo serva più un ‘martello’ in mezzo al campo“.
I 222 milioni per Neymar hanno rivoluzionato il calcio. Di nuovo: “Non possiamo più sorprenderci. Nel mercato ormai vale tutto. E nella vita c’è sempre qualcuno più potente di te. Io credo che, nella follia degli standard attuali, Neymar valga tutti questi soldi. D’altronde, statistiche alla mano, parliamo di uno dei giocatori più forti al mondo. E, avendo 25 anni, può ancora migliorare. Forse rosichiamo perché, purtroppo, in Italia certi investimenti non ce li possiamo permettere”.
Romeo Agresti si sofferma infine su Patrick Schick, preso all’inizio del calciomercato Juve e poi rimandato al mittente per problemi al cuore. Ora corteggiato da Inter e Roma: una beffa per i bianconeri? “Innanzitutto, dobbiamo auspicare che il ragazzo risolva i suoi problemi. Io credo che la Juventus si sia comportata in maniera esemplare. Il mercato, in questo caso, passa in secondo piano. Se giocherà, a prescindere dalla squadra, sarà comunque un’ottima notizia“.
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