Calciomercato Milan, l’arrivo di Leonardo Bonucci, i cinesi nelle vesti di Paperon de’ Paperoni, la suggestione di Zlatan Ibrahimovic, la griglia di partenza del prossimo campionato di serie A. Ne abbiamo parlato con Mario Labate Arrìa, direttore del sito Milannews24.com. La sensazione, in casa rossonera, è che sia davvero arrivata la svolta tanto attesa negli ultimi anni. E che i destini del campionato possano venire stravolti dopo sei anni di dittatura da parte della Juventus.
I tempi di Silvio Berlusconi paiono essere di nuovo qui, dice Mario Labate Arrìa: “Lui fu il primo magnate nella storia del calcio italiano. Portò al Milan tantissimi campioni, pure per la panchina, vedi il Pallone d’oro Papin. Adesso, con la proprietà cinese, pare essere tornata quella gloria rossonera”. Ovviamente, il passaggio di Bonucci dalla Juve al Milan è il segnale chiaro che in Italia è partita la ribellione ai campioni d’Italia: “E’ il segnale che la Juventus non è più intoccabile. E’ la fine della Bundes-Juve, squadra che ha dominato negli ultimi anni a livello sportivo, economico e d’immagine. Una Società in grado di prendere i migliori giocatori, come Higuain e Pjanic, dalla seconda e dalla terza forza del campionato”.
Bonny rossonero è “un chiaro segnale al calcio italiano perché lui era davvero uno dei mostri sacri dei bianconeri. Penso che anche mentalmente, questo addio, abbia intaccato le certezze della Juve”. Ma il calciomercato Milan non è ancora finito, nonostante i dieci nuovi arrivi: “La volontà è chiara, cercare un centravanti, e investire anche tanto. Un attaccante che sia forte, ma non abbia ancora caratura internazionale, come Belotti, oppure Aubameyang“. Poi c’è Kalinic: “Pista calda e fredda insieme. Non seconda scelta, ma aggiunta qualora dovesse arrivare Ibrahimovic”.
‘Ibracadabra’ merita un capitolo a parte: “Pare che si sia proposto al Milan. Arriverebbe a parametro zero con un ingaggio come quello di Bonucci. Il vero ostacolo al suo arrivo è il procuratore, Mino Raiola, non certo in buoni rapporti con il Milan dopo il caso Gigio Donnarumma. Il ritorno di Ibra rientrerebbe a pieno diritto nella nuova politica di Fassone e Mirabelli: restituire immagine al Milan, anche a livello internazionale”. Con che ruolo, però, Ibrahimovic si calerebbe nel nuovo Milan? “Come abbiamo scritto anche noi, potrebbe essere l’attaccante buono per l’Europa League, alla Inzaghi per intenderci. In questo senso, potrebbero arrivare lui e Kalinic, per alternarsi in Europa e in campionato. Anche se mi rendo conto che non è facile dire a Zlatan di sedersi in panchina”.
Dopo il grave infortunio subito, Ibra sarebbe un’incognita fisicamente: “Sì e no. Averne di incognite fisiche come questa”. E a livello caratteriale? Due come Bonucci e Ibrahimovic nello stesso spogliatoio rischiano di gettarsi i piatti addosso: “In realtà, Zlatan ha sempre saputo gestirsi con altri campioni. Semmai ha avuto screzi con qualche allenatore e con qualche giocatore secondario, tipo Onyewu e la famosa rissa in allenamento a Milanello”.
Il direttore di Milannews24 non teme neanche che il calciomercato Milan possa andare oltre il fair play finanziario: “Non è un problema immediato. Il Milan ha presentato il suo Piano finanziario quadriennale, con l’intenzione di raddoppiare il fatturato. Con la crescita potenziale in Oriente, l’obiettivo è fattibile”. Se su una sponda di Milano si fa festa, sull’altra – quella dell’Inter – si storce un po’ il naso. Ma i cugini rossoneri non sono così convinti che Suning abbia il braccino corto: “Forse ci dimentichiamo dei tanti investimenti fatti in passato, da Joao Mario a Shakiri. Solo che a livello sportivo i risultati non sono arrivati per un po’ di confusione nella struttura tecnica e per il caso Icardi. Ma la rosa dell’Inter era già da primi quattro posti, anche l’anno passato. La potenza economica è simile a quella dei proprietari del Milan“.
Eccoci dunque ai pronostici del campionato di serie A, che naturalmente e grazie al calciomercato Milan da urlo, rischia di non essere più scontato e a senso unico: “La Juve resta la squadra da battere perché ha vinto sei scudetti consecutivi, ma penso che potrebbe essere davvero l’anno del Napoli. Ha probabilmente il miglior allenatore al mondo, Maurizio Sarri, che al secondo anno dà anche il meglio in panchina. Di contro, i bianconeri hanno perso Bonucci e Dani Alves e vanno avanti con l’incognita Dybala: ci sarà più incertezza”. Il Milan terza forza? “Per scaramanzia non dico nulla. Penso che la quarta piazza sarà una lotta serrata tra Roma e Inter”.
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