Calcoli renali: quali sono i sintomi? Cosa fare? I calcoli renali sono formati da più sostanze chimiche. Comunemente contengono calcio, che è combinato con l’ossalato oppure con il fosfato. Si formano nelle vie urinarie e si manifestano con sintomi molto dolorosi. Il dolore caratterizzante le coliche renali costituisce proprio il sintomo principale, quando il calcolo si muove nelle vie urinarie e ostruisce il passaggio dell’urina. I calcoli possono essere espulsi anche in maniera naturale, ma è essenziale badare ad uno stile di vita adeguato e assumere gli opportuni farmaci indicati dal medico. Soltanto in alcuni casi si arriva all’intervento chirurgico.
I sintomi
I sintomi dei calcoli renali sono costituiti soprattutto da un dolore molto intenso, che si manifesta all’improvviso. E’ localizzato in particolare alla schiena, con un dolore al fianco sinistro o a quello destro, oppure nel basso ventre. Questa sensazione acuta costituisce le coliche renali. A volte, quando il calcolo si muove, può comparire del sangue nell’urina. Altri sintomi caratteristici sono costituiti dal bisogno di urinare con maggior frequenza oppure da una sensazione di bruciore che si manifesta durante la minzione.
Cosa fare
Non è sempre necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Spesso alcuni calcoli renali vengono espulsi dall’organismo in maniera naturale, soprattutto bevendo molta acqua, anche 2 o 3 litri al giorno, che facilita il movimento del calcolo. Proprio l’assunzione di più liquidi rientra all’interno di uno stile di vita che può aiutare a liberarsi dai calcoli. Se il dolore è molto intenso, il medico può prescrivere degli analgesici. Ci sono dei farmaci che aiutano anche a prevenire la formazione dei calcoli. Fra questi medicinali, si può ricordare, ad esempio, l’utilità dei diuretici.
Certe volte è fondamentale ricorrere all’operazione, che serve a rimuovere il calcolo. Il medico decide per l’intervento chirurgico se il calcolo non viene espulso dopo un certo periodo di tempo e provoca un dolore ripetuto, se è troppo grande oppure si trova in una posizione difficile, se è in grado di provocare un’infezione o se danneggia i tessuti renali.
Esistono delle tecniche chirurgiche molto più innovative, che consentono di intervenire in maniera relativamente facile. Per esempio si possono utilizzare le onde d’urto per rompere i calcoli o si deve incidere nella schiena, creando un’apertura che va a finire direttamente nel rene. Nel primo caso la tecnica utilizzata è la litotrissia extracorporea a onda d’urto, mentre, nel secondo caso, si ricorre alle nefrolitotomia percutanea.
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