Da inizio anno l’agricoltura ha subito delle perdite ingenti, una condizione che continua ad andare avanti a causa del caldo anomalo di questi giorni.
Una temperatura più alta rispetto alla media nazionale storica, per cui vi è stato una perdita della produzione del 10%.
Le stagioni si sono completamente stravolte. A testimoniare la situazione è il fatto che in Puglia, i ciliegi fioriscono di nuovo, mente in Veneto è il momento delle nespole e delle mimose.
Le coltivazioni e le fioriture hanno subito un enorme mutamento. Il tutto è stato causato dal cambiamento climatico dell’ultimo anno.
Nello specifico, la tendenza alla tropicalizzazione del clima ha fatto in modo che l’agricoltura subisse dei danni, per gli sfasamenti stagionali e per le precipitazioni molto spesso intense ma brevi.
Le produzioni agricole, come ha confermato Coldiretti, hanno avuto delle grandi perdite a causa di questa situazione anomala.
Stando alla stima effettuata, infatti, le produzioni agricole hanno subito una perdita pari al 10% rispetto all’inizio del 2022.
Le perdite, per quanto riguarda il settore economico, arrivano a toccare i 6 miliardi di euro.
L’anno corrente si è rivelato il più caldo dal lontano 1800. In quest’ottica, rispetto agli anni precedenti, il 2022 ha registrato un grado superiore rispetto alla media storica.
Le precipitazioni verificatesi sono state di un terzo in meno.
A causa della presenza del clima mite, molti parassiti sono rimasti ancora in vita e a causa dell’attacco alle coltivazioni presenti nel terreno, hanno causato moltissimi danni.
La Coldiretti ha espresso il suo parere su tutta la situazione, in particolar modo parlando delle fioriture in atto in questo mese.
L’associazione afferma che ci troviamo in una situazione alquanto pericolosa in quanto il rischio che si corre è che, con l’arrivo del maltempo e dell’abbassamento delle temperature, ogni albero fiorito e coltivazione possa subire un ulteriore danno.
Delle parole abbastanza preoccupanti se si continua a leggere ciò che la Coldiretti ha affermato: “L’anomalia climatica ha fatto peraltro scattare l’allarme siccità per tutte le colture in campo con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dai kiwi prossimi alla raccolta al radicchio, dai carciofi alle cime di rapa fino agli altri ortaggi lungo tutta la Penisola”.
Gli imprenditori agricoli hanno mostrato una grande preoccupazione, in quanto vi è l’impossibilità di svolgere il proprio lavoro con tranquillità a causa della situazione climatica vigente.
Generalmente, nella stagione autunnale, gli agricoltori sono impegnati nella semina dei cereali, tuttavia lo shock termico sta facendo maturare altre verdure prima del tempo e questo causa il calo dei prezzi in campo.
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