Il cambiamento climatico non è più solo un allarme che sentiamo pronunciare in televisione, ma è qualcosa di tangibile. Giorno dopo giorno lo viviamo sulla nostra pelle. Anche in Italia, infatti, il caldo record ha provocato morti.
![Caldo record in Italia](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/08/Caldo-record.jpg)
Sono state 33 le città italiane ad essere monitorate in questa estate fino a questo momento. I dati che emergono sono allarmanti. Le ondate di calore hanno alzato il tasso di mortalità del 21%, in particolare sono 733 i decessi riconducibili alle anomalie delle temperature.
I dati sono resi pubblici dal Ministero della Salute. Suo, infatti, il sistema di sorveglianza sulle ondate di calore il cui bollettino, reso pubblico e diramato, ha mostrato quanto anche in Italia il caldo stesse uccidendo.
Il bollettino del Ministero della Salute
Nel mese di Giugno il tasso di mortalità nelle 33 città monitorate è stato superiore del 9%. Le città dove questo incremento è stato maggiore sono Latina, Bari e Viterbo. Questo coinciderebbe proprio con l’aumento delle temperature. Nel Centro Italia, infatti, si sono registrate temperature al di sopra della media stagionale anche di 3 o più gradi.
Tra la fine di Giugno e la prima settimana di Luglio sono stati registrati picchi di calore con le temperature apparenti comprese tra i 37 ed i 40 gradi. Il Ministero della Salute fa sapere della necessità di ulteriori approfondimenti.
Il monitoraggio continuerà dunque. A fine estate, grazie anche agli approfondimenti che verranno condotti, sarà possibile stimare in maniera puntuale l’eccesso di mortalità da attribuire alle elevate temperature.
![Uomo sopraffatto dal caldo record](https://www.nanopress.it/wp-content/uploads/2022/08/Caldo-record-in-Italia.jpg)
I dati emersi da tale studio sono, comunque, in linea con tutti quelli degli altri Paesi del continente. Ciò che si evince e allarma è che la situazione è destinata a peggiorare da qui a fine estate.
Cambiamento climatico, le alte temperature preoccupano anche i mari
Tra l’altro anche il Cnr si mostra preoccupato, in quanto l’innalzamento delle temperature può facilitare lo sviluppo e la propagazione di virus in mare.
C’è stata, infatti, una ricerca a cui ha preso parte anche il Cnr, pubblicata sul Global Change Biology che denuncia quanto le alte temperature stessero causando una vera e propria strage di pesci e di coralli nel mare Mediterraneo.
Per la prima volta, forse, grazie a questa ricerca si comprende quanto l’impatto ecologico legato ai mutamenti climatici sia una vera e propria minaccia senza precedenti. Questo sarebbe in grado di mettere a rischio la salute ed il funzionamento degli ecosistemi.
A preoccupare ulteriormente il Cnr, attraverso le parole del suo ricercatore Ernesto Azzurro, è quanto l’innalzamento delle temperature sia strettamente collegato alla presenza di nuovi patogeni negli ambienti marini. Lo sviluppo di tali agenti desta allarme in quanto si ignorano ancora le possibili conseguenze.