Calo delle nascite nel nostro paese: nel 2021, nati poco più di 400 mila bambini. Dal 2008, registrato un decremento del -30,8%.
La natalità zero è un problema che l’Italia non riesce ancora a fronteggiare. Dal 2008, le nascite sono diminuite del 30,6%, una percentuale che riguarda, nella quasi totalità dei casi, alle coppie composte da italiani. Nel 2021, registrati solamente 400.249 bambini venuti al mondo, 4.500 in meno rispetto al 2020.
L’ISTAT rivela che la denatalità è in crescita nel nostro paese. Dal 2008, le nascite sono diminuite del -30,6%, un dato legato, principalmente, alle coppie formate da italiani. Questo è il quadro che emerge nel rapporto sulla natalità e fecondità della popolazione residente, relativo al 2021, anno in cui si sono registrate 400.249 nascite.
In sostanza, si rilevano quasi 20 mila nascite in meno, rispetto a quelle del 2020 e 223 mila in meno, in confronto al 2008. Un dato anche connesso al calo drastico dei matrimoni, soprattutto nei due anni di pandemia, sia per questioni organizzative che economiche.
Dai dati dell’ISTAT emerge che tali effetti si legano anche al cambiamento della popolazione feconda, che ha portato a un drastico calo delle nascite già dal 1995, in relazione al calo di fecondità relativo al ventennio 1976-1995.
Dai primi anni 2000, il calo delle nascite è stato, in parte, contrastato dalla natalità apportata dagli immigrati che sono entrati nel nostro paese, anche se la denatalità continuerà anche nei prossimi mesi e, quindi, nel 2023, considerando il fatto che anche la popolazione straniera residente, generalmente più prolifica, sta invecchiando.
Questo decremento delle nascite riguarda, in generale, tutte le regioni dello Stivale, con un lieve aumento solo nella Provincia autonoma di Bolzano. Tale scenario si configura in quanto le giovani coppie, pur volendo, non hanno i mezzi per formare una nuova famiglia.
Ciò si lega a diversi fattori: i tempi della formazione universitaria e professionale sono più lunghi, l’entrata nel mercato del lavoro incontra diversi ostacoli e instabilità sul piano contrattuale, l’accesso al mutuo non è garantito qualora si svolgano lavori con contratto a termine o precari.
I bambini nascono sempre più in coppie non sposate: 159.821 nel 2021 e, in particolare, si registra questa tendenza nel centro Italia. Ad incidere, infine, sul calo delle nascite, anche la pandemia che ha messo a dura prova la vita degli italiani, molti dei quali si sono ritrovati in difficoltà economiche o, persino, senza lavoro o con uno stipendio ridotto.
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