Quando l’andare a scuola dovrebbe essere la cosa più spontanea per una ragazzina e, invece, si trasforma in un vero e proprio incubo. Un professore è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Ad accusarlo una sua alunna di 11 anni. È accaduto a Caltanissetta. Sono in corso le indagini.
Una storia raccapricciante ma che deve esser raccontata. Una vicenda di violenza da parte di un uomo che dovrebbe educare ed insegnare valori ad una ragazzina che ora si sta affacciando al mondo, ma che invece si è rivelato essere il suo incubo più grande.
Siamo a Caltanissetta e proprio qui la Polizia ha arrestato un professore di 62 anni di una scuola media con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna di 11 anni. Stando alle primissime indiscrezioni date dalla stessa Polizia, l’uomo avrebbe più volte tentato un approccio con la ragazzina, cercando anche di avvicinarla.
Le avrebbe anche pronunciato frasi non consone e palpeggiato il seno. Una situazione che si è perpetrata per un periodo, fino a quando la stessa giovane ha avuto il coraggio di confidarsi con un’altra sua professoressa.
Il racconto è stato, poi, riportato alla vicepreside, ma tutto si è fermato lì, senza che fosse preso alcun tipo di provvedimento contro il docente molestatore e, soprattutto, per difendere e proteggere la ragazzina.
L’11enne, poi, stanca della situazione, ha raccontato tutto ai suoi genitori che subito si sono recati dalla Polizia a denunciare il fatto. Da lì sono partite le indagini che hanno portato gli uomini della Squadra Mobile a dialogare e parlare anche con altri ragazzini, con i quali la 11enne si era confidata.
I suoi compagni hanno, anche, raccontato che il docente, quando era in classe aveva comportamenti inopportuni e pronunciava frasi inadeguate al luogo in cui si trovava.
Da lì, la ragazzina è stata ascoltata dal Gip, in presenza di una psicologa e, in quella sede, ha nuovamente raccontato i fatti ai quali è stata costretta a sottostare da parte del professore.
L’uomo, ora, è stato arrestato e, al momento, si trova agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, dopo che il racconto della ragazzina e quello che è stato riferito dai suoi compagni di classe è stato ritenuto attendibile.
Una situazione brutta dalla quale la ragazzina, ora, deve esser protetta ed aiutata a dimenticare per potersi nuovamente fidare della scuola e andarci nel modo più tranquillo possibile, senza più paura alcuna.
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