[didascalia fornitore=”ansa”]Presidenti di Camera e Senato[/didascalia]
Domani, 23 marzo 2018, avranno inizio le votazioni per eleggere i presidenti di Camera e Senato. Secondo le notizie dell’ultimo minuto sembra che l’accordo tra il Movimento 5 Stelle e il Centrodestra stia vacillando per via di un accordo non trovato sui nomi dei candidati. Ma come funziona l’elezione dei presidenti di Camera e Senato? Innanzitutto si tratta del primo adempimento di ogni legislatura. I meccanismi per l’elezione sono differenti tra Camera e Senato, tuttavia per entrambi la votazione del presidente avviene con scrutinio segreto. Vediamo dunque tutto quello che c’è da sapere sull’elezione dei presidenti di Camera e Senato, nonché i nomi proposti dal Movimento 5 Stelle e dal Centrodestra.
Come si elegge il presidente delle Camera
Come si elegge il presidente delle Camera? Il voto avviene per scrutinio segreto, pertanto i deputati possono scegliere autonomamente senza necessariamente rispettare le indicazioni dei loro capigruppo. Per i primi tre scrutini bisogna raggiungere un maggioranza dei due terzi, mentre dal quarto in poi è sufficiente la maggioranza assoluta dei votanti. Vediamo schematicamente di seguito i vari passaggi per l’elezione del presidente della Camera:
- Primo scrutinio: maggioranza pari a due terzi dei parlamentari
- Secondo scrutinio: maggioranza pari a due terzi dei votanti
- Terzo scrutinio: maggioranza pari a due terzi dei votanti
- Quarto scrutinio: maggioranza assoluta dei votanti
Nelle ultime sei legislature il presidente della Camera è stato eletto il giorno successivo all’inizio della seduta (quarto scrutinio). Allo stato attuale è necessario un accordo parlamentare: nessuna forza politica può contare sulla maggioranza assoluta dei deputati e quindi nessuno può eleggere il presidente da solo, come è sempre successo durante la seconda Repubblica.
I gruppi alla Camera sono così composti:
- M5S: 227 deputati
- Lega: 124 deputati
- Pd: 112 deputati
- Forza Italia: 106 deputati (mancano 10 seggi)
- Fratelli d’Italia: 31 deputati
- LeU: 14 deputati
- Altri: 6 deputati
Come si elegge il presidente del Senato
Come si elegge il presidente del Senato? Anche al Senato l’elezione del Presidente avviene con votazione a scrutinio segreto. Per eleggere il nuovo presidente bisogna raggiungere la maggioranza dei senatori per i primi due scrutini, al terzo scrutinio la maggioranza dei votanti, mentre al quarto scrutinio è previsto il ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto più voti al terzo scrutinio. L’elezione del presidente del Senato non necessita dunque di un accordo tra forze politiche.
Vediamo schematicamente di seguito i vari passaggi per l’elezione del presidente del Senato:
- Primo scrutinio: maggioranza assoluta dei senatori
- Secondo scrutinio: maggioranza assoluta dei senatori
- Terzo scrutinio: maggioranza assoluta dei presenti
- Quarto scrutinio: ballottaggio tra i due candidati più votati al terzo scrutinio
I gruppi al Senato sono così composti:
- M5S: 112 senatori
- Lega: 58 senatori
- Forza Italia: 58 senatori (mancano 10 seggi)
- Pd: 54 senatori
- Fratelli d’Italia: 16 senatori
- LeU: 4 senatori
- Altri: 3 senatori
- Senatori a vita: 6
Chi sarà eletto a Camera e Senato?
Chi verrà eletto alla Camera e al Senato? E’ stato il grande interrogativo di questi ultimi giorni. Domani però iniziano le votazioni e qualunque previsione dovrà lasciare spazio alla verità dei fatti. Allo stato attuale il Centrodestra presenterà una selezione di candidati per la presidenza del Senato, mentre il Movimento 5 Stelle proporrà i suoi candidati per la Camera. Dando un rapido sguardo alla stampa nazionale, pare che il Movimento 5 Stelle presenterà per la Camera Roberto Fico e Riccardo Fraccaro. Il centrodestra invece, continua a insistere per il Senato con il nome di Paolo Romani, che però ha una condanna non definitiva per un reato minore. A tal riguardo il M5S ha dichiarato di non votare personaggi sui cui pendano condanne di alcun genere. L’accordo tra le due forze politiche sembra vacillare.