Dopo la Lombardia, anche la Campania annuncia il coprifuoco. È lo stesso governatore, Vincenzo De Luca, a far sapere le intenzioni della Regione in occasione della sua visita al Covid Residence annesso all’Ospedale del Mare, dove si trovano i positivi asintomatici.
“Ci prepariamo a chiedere in giornata il coprifuoco. Il blocco di tutte attività e della mobilità da questo fine settimana in poi. Volevamo partire dall’ultimo week end di ottobre ma partiamo ora“. Dunque, visto l’aumento dei contagi, già da questo venerdì alle 23 giù la saracinesca di tutte le attività e interrotta la mobilità. La Campania non aspetta Halloween per imporre le chiusure anticipate, ma corre ai ripari con una settimana d’anticipo.
La motivazione che ha spinto De Luca a imporre il coprifuoco anticipato è la carenza di medici: secondo il presidente della Campania, dei 600 medici e 800 infermieri richiesti alla Protezione Civile, ne sono stati garantiti, rispettivamente, solo 50 e 100, comunque non ancora arrivati in Regione. Ha poi aggiunto che visto che attualmente il personale è al di sotto del minimo necessario, si cercherà di fare il possibile per reperire il personale. La Campania ha paura di ritrovarsi con gli ospedali in seria difficoltà: ecco spiegata la misura preventiva del coprifuoco.
Dopo la chiusura delle scuole decisa di pochi giorni fa, che vedeva esclusi asili e materne e che doveva durare fino al 30 ottobre, criticata anche da Conte, ora è stata modificata: è stato annunciato un ritorno sui banchi delle classi elementari e la ripartenza dei progetti scolastici speciali per bambini disabili. La decisione è stata presa dopo un incontro tra l’assessore campano alla scuola, Fortini, e le organizzazioni scolastiche.
La decisione di chiudere le scuole è stata vista come avventata dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “Che tristezza chiudere le scuole appena riaperte. Adesso il tema centrale è facciamo presto. In questo momento bisogna essere uniti, bene la marcia indietro del governo, Conte forse era stanco l’altra sera in conferenza stampa. La gente sta capendo che bisogna essere responsabili ma non rinunciare subito agli altri diritti“. Ma non è l’unica perplessità espressa dal primo cittadino partenopeo nei confronti dell’operato del governatore.
Intervistato da Rai Radio 1, Luigi De Magistris ha avuto parole amare per la gestione De Luca dell’emergenza coronavirus. In particolare, ha criticato lo smantellamento fatto in passato della sanità in Campania: ad oggi, ci sono pochissimi posti nelle terapie intensive e un secondo lockdown potrebbe non essere così impensabile, anzi.
A sostegno di quanto detto dal sindaco di Napoli, ci sono le dichiarazioni di Bruno Zuccarelli, vice presidente dell’Ordine dei medici di Napoli. “Le notizie che arrivano dagli ospedali mi preoccupano molto. Una delle prime lezioni che mi sono state impartite in gioventù è stata che girare la testa dall’altra parte non serve a nulla. Per questo è bene dircelo fuori dai denti, la Campania è malata. Napoli è malata“, le sue parole.
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