Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato che metterà in atto un nuovo lockdown in Campania. Il Presidente della Regione, in una lunga diretta, ha spiegato che i dati dei contagi non permettono più di prendere tempo nel mettere in atto delle decisioni.
“Procederemo nella direzione della chiusura di tutto. Per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo chiudere oggi, non domani. Siamo ad un passo dalla tragedia”, ha detto il governatore.
Nelle ultime 24 ore i casi registrati nella regione sono stati 2.280, il numero più alto di nuovi positivi al Coronavirus nel territorio dall’inizio della pandemia.
La proposta mossa da De Luca è quella di chiudere tutto per 30/40 giorni per tentare di evitare che il numero dei contagi continui ad aumentare. “Senza decisioni drastiche non possiamo più reggere, domani non sarebbe più possibile”.
“Non voglio vedere la fila dei camion con le bare”, ha continuato il governatore. “L’unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla”.
Durante il suo lungo discorso, De Luca ha posto l’attenzione su i tre fattori che avrebbero innescato in Campania, come nel resto d’Italia, l’aumento esponenziale dei contagi: l’apertura delle scuole, la stagione influenzale e l’arrivo dell’inverno: “Adesso andiamo verso l’inverno. Questo si somma all’apertura delle scuole e al periodo di influenza stagionale. La situazione si è aggravata per ragioni oggettive”.
In questo momento, ha spiegato De Luca, la situazione è pesante e nessun sistema ospedaliero al mondo è in grado di reggere l’onda d’urto che sta arrivando in questi giorni. “Noi continuiamo a resistere solo grazie al personale sanitario. Ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”.
De Luca intende quindi chiudere tutto, tranne le attività essenziali. Inoltre, ha proposto di bloccare la mobilità tra regioni e tra comuni al fine di difendere per quanto possibile le attività produttive.
“Ci deve essere una discussione concludente e rapida sulle misure economiche a sostegno delle categorie che saranno colpite dalle chiusure. Evitiamo di perdere tempo, il problema in ogni regione è questo. Bisogna parlare di cassa integrazione, riduzione degli affitti e sospensione dell’IVA”.
Per quanto riguarda la scuola, De Luca è stato il primo presidente di Regione a chiudere tutti gli istituti scolastici. “È stupido e da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultime. Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l’unica risposta che si può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda”.
Tra prima e dopo l’apertura delle scuole, ha riferito il governatore “nella popolazione generale c’è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l’aumento è stato di 9 volte”.
“Siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre a 402 positivi a dopo l’apertura nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l’apertura 476 contagi, nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Nella fascia 15-18, prima dell’apertura 82 contagi e dopo, 558 contagi. Quale genitore degno di questo nome manderebbe i figli a scuola con queste cifre?” ha concluso De Luca.
Domani, sabato 24 ottobre, l’unità di crisi si riunirà per fare una valutazione specifica sul mondo della scuola. “Domani prenderemo decisioni sulla base di quello che gli epidemiologi e i medici ci diranno. Qualcuno deve prendersi la responsabilità di decidere”.
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