Jennifer Huculak-Kimmel è una donna canadese che lo scorso novembre 2013 si trovava alle Hawaii in vacanza. Era incinta, e sua figlia decise di volere venire al mondo in anticipo sul previsto: ben 9 settimane prima. Nonostante molti tentativi di rientrare in Canada appena rotte le acque, la donna fu invece ricoverata e sottoposta a un parto cesareo. Dopo alcune settimane in terapia intensiva, mamma e figlia furono dimesse. Poi arrivò la brutta sorpresa: il conto da pagare.
La clinica americana nella quale Jennifer Huculak-Kimmel ha partorito le ha chiesto un milione di dollari per l’intervento e l’assistenza medica prestata alla donna e alla sua neonata.
Il problema reale è che la compagnia di assicurazione medica della famiglia, la Blue Cross, si è rifiutata di pagare quanto richiesto dalla clinica. Non è la prima volta che accade che una compagnia di assicurazione non paghi, percè dipende dal contratto stipulato.
Ecco una parte del comunicato inviato alla donna: ‘Non siamo in grado di fornire la copertura per le spese mediche sostenute per il bambino della signora Huculak. Il rimborso è stato negato sulla base del fatto che l’emergenza è esclusa dalla copertura ai sensi delle sue condizioni contrattuali, inoltre la permanenza in ospedale della sua bambina non rientra tra le spese che si posso coprire‘.
Jennifer e la sua famiglia ora dovranno decidere se pagare o portare la Blue Cross davanti a un giudice.
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