Cos’è accaduto al Canal Grande di Venezia per destare tanta preoccupazione alla scienza e a chiunque si trovasse lì.
Un problema davvero grossissimo sta destando molta preoccupazione negli esperti, che temono che la situazione non migliori.
Canal Grande di Venezia, il particolare desta preoccupazione
Venezia è un vero e proprio gioiellino all’interno della nostra Italia, invidiato da tutti. Si tratta di una delle città più visitate in assoluto con un numero di turisti che ogni anno supera il record.
La fama di Venezia, però, desta grande preoccupazione negli abitanti della città, che hanno vissuto in questi ultimi anni un aumento spropositato dei prezzi. Come se non bastasse, la maggior parte delle strutture si è convertita in ricettiva, rendendo la località a misura e dei turisti.
Ma ci sono anche altri fattori che preoccupano gli abitanti della città e non solo, come ad esempio la siccità. La quantità di pioggia è diminuita in generale su tutta l’Italia, ma ha condizionato particolare la città in questione, che è composta più da acqua che da strade.
In questi giorni, le foto di una Venezia senz’acqua, con i canali secchi e con il Canal Grande di Venezia completamente prosciugato, ha spaventato i cittadini e tutti gli italiani. La ragione della siccità, questa volta, però, non è solo riconducibile alle piogge, che comunque stanno contribuendo ad accentuare il fenomeno. I motivi, in questo caso, sarebbero altri e stanno incuriosendo davvero tutti.
Siccità: il punto della situazione
Se la siccità è un problema costante in Italia, non è per questo che i canali di Venezia sono attualmente secchi. Si tratta, infatti, di un fenomeno di bassa marea che si presenta spesso durante l’anno.
Di solito, si manifesta nei mesi invernali, specialmente a gennaio e a febbraio. In questi mesi, l’acqua presente nei canali raggiunge altezze minime da record. In base a quanto riportato dagli studiosi del fenomeno, un primo record di acqua bassa fu registrato nel lontano 1934. All’epoca, si era arrivati a 121 centimetri sotto lo zero mareografico.
Un secondo record di siccità a Venezia lungo il Gran Canale e negli altri canali, invece, era stato documentato nel 1989, quando si era arrivati a -92 centimetri.
Al momento, come rivelato all’Ansa da Alvise Papa, responsabile del Centro maree di Venezia, la bassa marea avrebbe raggiunto i -50 centimetri. Non si tratta, per il momento, di un record, anche se queste minime non si sfioravano da almeno 15 anni.
Gli esperti non sanno prevedere con certezza quando la marea tornerà ad alzarsi, consentendo l’uso dei canali come vie accessibili al trasporto. Tuttavia, visto che ogni anno a marzo il fenomeno tende ad affievolirsi, si suppone che lo farà anche quest’anno, nel mese di marzo e in quello di aprile del 2023.
Nel frattempo, il fenomeno si è convertito in un’altra ragione per recarsi a Venezia e documentare quanto di atipico sta condizionando i canali. Chissà quando riaccadrà di vedere i canali così secchi. Gli esperti sperano che la situazione di Venezia torni al più presto normale.