L’acqua del Canal Grande di Venezia si è colorata inspiegabilmente di un colore fluorescente. Vediamo cosa è successo.
Sono partite le indagini per capire perché le acque del Canal Grande di Venezia, nella giornata di ieri 28 maggio si siano colorate di un verde fluorescente.
Canal Grande fluorescente: perché?
Venezia è la città italiana che sorge sull’acqua e ogni giorno viene visitata da centinaia di migliaia di turisti. Tra i suoi punti più iconici c’è sicuramente il Canal Grande che da la possibilità di vedere alcuni punti importanti della città come il Ponte Rialto.
Ebbene, proprio le acque del Canal Grande, nella giornata di ieri, domenica 28 maggio, alle 9:30 circa, sono apparse di un verde fluorescente. Tant’è che i cittadini si sono interrogati: è una burla oppure un incidente? In un primo momento, si è pensato potessero essere delle alghe. In un secondo momento, invece, la mente di molti è corsa ad una possibile azione degli ambientalisti.
Sul caso stanno indagando la polizia ed altri enti. Dalle prime indagini sarebbe emerso che il liquido verde fluorescente che ha tinto le acque del Canal Grande non sarebbe nocivo per la salute dei cittadini. In particolare, potrebbe essere un liquido tracciante, quello che utilizzano gli idraulici per verificare il percorso svolto dalle acque.
Uno dei primi commenti è arrivato da Alessandro Milani, presidente della Società di Medicina Ambientale (SIMA). Egli ha ipotizzato uno sversamento accidentale ma non è escluso che possa essere stato anche uno scherzo.
Sono in corso le indagini
Oltre alla Polizia, sulla vicenda stanno indagando anche i Vigili del Fuoco e all’Arpav. Nel frattempo, il Prefetto di Venezia ha indetto una riunione di coordinamento interforze che ha visto il coinvolgimento anche dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Dopo aver compreso la provenienza del liquido fluorescente, si potrà comprendere meglio come muoversi. Il che implicherà il dispiegamento di una grande spesa pubblica. Eppure, è difficile che di domenica una qualche ditta possa essersi messa a lavoro e farsi sfuggire il liquido.
Le acque del Canal Grande sono state analizzate ma, come abbiamo detto, dalle prime battute, il liquido verde non è altro che fluoresceina sodica, una sostanza usata per i tracciamenti ma anche dai consorzi di bonifica, all’interno dei bacini di laminazione. Tuttavia, il liquido tracciante potrebbe essere stato acquistato da chiunque. Costui potrebbe essere stato in grado di dosarlo poiché basta qualche grammo per poter colorare oltre una ventina di litri di acqua. Gli ambientalisti hanno smentito ma potrebbe essere anche un’azione artistica. Qualcuno, infatti, avrebbe intravisto uno striscione.
Affinché le acque del Canal Grande possano tornare del loro colore originale, saranno necessari un paio di giorni poiché il liquido fluorescente è parecchio solubile.