Cancellare tutti i record del mondo d’atletica è uno dei punti fondamentali del Manifesto per lo Sport pulito proposto dalla Federazione britannica alla IAAF per cercare di cambiare volto a un mondo troppo martoriato dagli scandali del doping e, gradualmente, abbandonato dagli appassionati che sono rimasti delusi da belle storie dimostratesi essere vere e proprie truffe. Tra le altre idee c’è anche quella di fondare un registro pubblico globale che raccolga tutti i test positivi con relative informazioni dettagliate e una squalifica di ben 8 anni per i positivi.
Manifesto for Clean Sport ossia Manifesto per lo Sport pulito è questo il titolo del documento confezionato dalla Uk Athletics ovverosia la Federazione britannica di atletica per cercare di dare una svolta dopo gli ultimi scandali che hanno devastato il mondo di questo meraviglioso sport. L’ultimo, per rinfrescarvi la memoria, riguarda il caso Russia che ha portato alla luce una inquietante organizzazione che si potrebbe verosimilmente considerare di stato. Ma non dimentichiamo le positività insabbiate in Turchia e Marocco con il beneplacito dell’ex presidente federale internazionale Diack.
Quali record si possono considerare davvero puliti e quali invece corrotti? L’ex numero uno della Wada, Dick Pound, ha elevato gli ultimi scandali a un livello di gravità nettamente superiore rispetto a quello di corruzione che ha coinvolto la FIFA e che ha portato alle condanne (ancora non definitive) per Blatter e Platini. Quali soluzioni? La prima è drastica e altisonante: azzerare tutti i record del mondo dell’atletica visto che è praticamente impossibile andare a dividere con certezza i primati ottenuti in modo pulito e quelli che invece sono drogati. Per di più, è già successo più volte che una positività arrivasse a svariati anni dalla performance.
E non contiamo tutti i record arrivati da atleti che poi sono stati trovati positivi (in altre occasioni), che provengono da veri sistemi di doping di stato (Germania Est) oppure che sono purtroppo morti per evidenti postumi da uso massiccio di prodotti proibiti, ma che sono ancora negli annali. Le altre proposte sono altrettanto rumorose, seppur lodevoli come un registro pubblico globale di tutti i test positivi con tanto di data e luogo in cui sono avvenuti e, soprattutto, passaporto biologico per tutti i partecipanti ai Campionati del mondo, una maggiore chiarezza sulle sostanze esentate per vero uso terapeutico e squalifica di 8 anni per i dopati.
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