La Candida auris è un fungo patogeno che ha attirato l’attenzione degli esperti negli ultimi anni. Questo microrganismo può causare infezioni gravi, in particolare nei pazienti che hanno un sistema immunitario compromesso o che sono stati sottoposti a interventi chirurgici invasivi o ad altri trattamenti medici intensivi.
Ci sono preoccupazioni riguardo alla Candida auris poiché può essere difficile da diagnosticare e da trattare. Sembra infatti difficile scoprire che un paziente ne sia affetto e ciò può quindi provocare dei focolai.
Anche in Italia pochi giorni fa è stato appurato il primo caso e dopo essere usciti da anni di pandemia si cerca di essere più cauti. A quanto ne sappiamo la Candida auris è stata identificata per la prima volta nel 2009 in Giappone e si è poi diffusa in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, rispetto all’anno. precedente i casi sono raddoppiati, preoccupando così gli esperti.
Gli esperti ritengono che la Candida auris sia particolarmente preoccupante poiché è resistente a molti degli antifungini comunemente utilizzati per il trattamento delle infezioni fungine. Ciò significa che il trattamento di un’infezione da Candida auris può essere difficile e richiedere l’uso di farmaci antifungini più potenti e costosi.
Per prevenire la diffusione di Candida auris, gli esperti raccomandano di adottare pratiche di igiene adeguate. Si consiglia il lavaggio frequente delle mani e la disinfezione delle superfici, specialmente in ambienti sanitari. Inoltre, è importante riconoscere rapidamente e trattare le infezioni da Candida auris per evitare la diffusione del fungo.
Nel corso dell’ultimo anno, negli Stati Uniti, il numero di infezioni causate dalla Candida auris è quasi raddoppiato e il numero di ceppi resistenti ai farmaci sta aumentando in modo costante.
Anche in Italia, a Pisa, è stato confermato il primo caso nel 2023. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), questo fungo rappresenta una minaccia seria per la salute globale per diverse ragioni, poiché si tratta di un nuovo ceppo emergente di Candida che è difficile da trattare e può causare sintomi gravi.
È importante essere consapevoli dei sintomi e di cercare cure mediche immediate se si sospetta un’infezione da Candida auris. Inoltre, poiché il fungo può essere difficile da trattare con farmaci antifungini convenzionali, sono necessari ulteriori studi e sviluppi terapeutici per affrontare questa emergenza sanitaria globale.
Secondo le informazioni riportate sul sito web dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la Candida auris è un fungo che è stato scoperto per la prima volta nel 2009 in Giappone, dove è stato isolato dall’orecchio di una donna.
Tuttavia, è stato anche identificato retrospettivamente in un campione coreano del 1996. In Europa, i primi focolai di Candida auris risalgono al 2015 in Francia, mentre in Italia il primo caso di infezione invasiva è stato rilevato nel 2019, seguito da un’epidemia nelle regioni settentrionali nel biennio 2020-2021.
La Candida auris è un fungo che sta suscitando crescente attenzione per la sua elevata pericolosità per la salute umana, dovuta alla sua resistenza agli antimicotici e al tasso di mortalità associato.
Inoltre, il primo caso di Candida auris del 2023 è stato recentemente confermato anche in Italia, in Toscana, presso l’Ospedale di Cisanello, il 17 marzo. L’infezione è facilmente trasmissibile, il che la rende particolarmente preoccupante.
Tuttavia, Marco Falcone, il direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive, ha dichiarato che l’infezione è sotto controllo. È importante continuare a monitorare da vicino la diffusione della Candida auris e ad adottare misure preventive per prevenire la sua diffusione.
La Candida auris è stata recentemente classificata come un fungo a priorità critica dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ciò è acceduto poiché è stata riconosciuta come un patogeno emergente che rappresenta una minaccia per la salute pubblica.
L’European Center for Disease Prevention and Control (ECDC) ha anche evidenziato che la Candida auris rappresenta un rischio per i pazienti nelle strutture sanitarie in Europa. Questo perchè sembra avere propensione a causare epidemie e diventare resistente a più farmaci antimicotici.
Tuttavia, nonostante la sua pericolosità, ci sono ancora molte cose che gli esperti stanno cercando di capire su questo fungo, come le sue origini, le modalità di trasmissione e le strategie più efficaci per la prevenzione e il trattamento delle infezioni.
La ricerca continua sulla Candida auris è fondamentale per prevenire e gestire questa minaccia per la salute pubblica globale.
La Candida auris può essere trasmessa attraverso la contaminazione di superfici o dispositivi medici, oppure attraverso il contatto tra individui infetti. I pazienti che presentano problemi di salute preesistenti o hanno un sistema immunitario indebolito, sono maggiormente a rischio.
I sintomi dell’infezione variano in base alla zona del corpo colpita e possono non essere facilmente riconoscibili. Spesso i pazienti affetti da Candida auris sono già ricoverati per altre patologie.
I quadri clinici più frequenti sono le infezioni del torrente ematico, le infezioni intra-addominali, le infezioni di ferite e le otiti, ma il fungo è stato isolato anche in altri fluidi corporei.
I sintomi comuni sono febbre, bruciore, difficoltà a deglutire, dolori muscolari e affaticamento. La diagnosi si effettua con la coltura del sangue o di altri fluidi corporei, ma può essere complicata dalla somiglianza con altre specie di Candida.
La maggior parte delle infezioni è trattabile con le echinocandine, ma alcune possono risultare resistenti a diversi farmaci antifungini. Ciò rende spesso necessario un trattamento con più farmaci a dosi elevate.
Dopo la terapia, i pazienti possono rimanere colonizzati per un lungo periodo e sono a rischio di contrarre nuove infezioni invasive in qualsiasi momento. È importante tracciare i contatti stretti per individuare altri soggetti positivi.
La ricerca futura si concentrerà sulla comprensione dei meccanismi biologici, dell’epidemiologia, della resistenza antimicotica e della patogenesi della Candida auris. Tutto ciò servirà a sviluppare nuovi strumenti per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della malattia.
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