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Cane avvelenato in Cina: assisteva alle lezioni all’Università

L’Università cinese Northwest A&F ha deciso di uccidere Casper, un cane randagio bianco, che aveva l’abitudine di assistere alle lezioni. Era diventato la gioia di tutti gli studenti, perché era davvero un animale simpatico e tranquillo. Era solito entrare nelle aule, sedersi tra i banchi e ascoltare in silenzio. I media si sono molto occupati della storia di questa bestiolina. Casper, infatti, era diventato una vera e propria star, visto che non si contavano ormai le sue apparizioni sui giornali e sui social.

Il cagnolino sembrava avere una particolare predilezione per le lezioni di inglese e per quelle di matematica. Probabilmente tutto ciò era dovuto al fatto che nelle aule, nelle quali si tengono queste lezioni, le sedie sono molto comode. L’animaletto aveva la possibilità di sdraiarsi comodamente e di restare lì, insieme agli studenti, ad ascoltare la lezione. Purtroppo la sua è una storia non a lieto fine, anzi la vita di Casper si è conclusa tragicamente. Il suo corpo è stato ritrovato in un cestino all’interno del campus. Si è scoperto poi, con grande disapprovazione da parte di molti, che Casper è stato avvelenato dai funzionari della facoltà. Gli studenti si sono ribellati, perché accusano l’Università di averlo ucciso, di essere la responsabilità di una morte barbara. Alcuni studenti hanno detto di essere tristi e arrabbiati, perché Casper non rappresentava una minaccia e non dava fastidio a nessuno, limitandosi a stare seduto.

Per l’Università, invece, il problema sembrava esserci, perché il povero cagnolino avrebbe comportato una figura poco professionale per l’Ateneo. Il rettorato, infatti, si è difeso, affermando che, in caso di rischi, la responsabilità sarebbe stata propria. I funzionari hanno spiegato che i randagi creano disordine e non possono essere tollerati, perché, a loro detta, costituirebbero una minaccia, nonostante gli studenti e i professori non sono soliti lamentarsi della loro presenza. Secondo gli studenti, Casper non faceva assolutamente nulla di male ed è ingiusto aver soppresso un animaletto come lui e averlo gettato nella spazzatura senza nessun ritegno, soltanto per paura di fare una brutta figura. I ragazzi hanno anche sottolineato che Casper riusciva ad avere una buona influenza sulle persone. Tuttavia nessuno si è curato di questo e si è posto fine all’esistenza di un essere vivente amabile.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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