Un nuovo studio offre nuovi dati relativi alla cannabis, in particolare sui suoi effetti dannosi sul cuore, se utilizzata quotidianamente. Ecco cosa dice il nuovo report.
Arriva un nuovo studio molto importante sugli effetti della marijuana sull’apparato cardiovascolare, in particolare se utilizzata quotidianamente.
Infatti, le percentuali di problemi cardiovascolari causati dalla cannabis aumentano soprattutto se se ne fa un uso regolare. Vediamo i dati di questo nuovo studio, quali sono i rischi per l’apparato cardiovascolari.
Secondo un nuovo studio, l’uso di cannabis ogni giorno può aumentare il rischio per una persona con malattie coronariche e può danneggiare il cuore.
Lo dimostra uno studio molto ampio, in corso negli USA, condotto su un campione di 175mila persone.
Quest’analisi approfondita è stata presentata al congresso annuale dell’American College of Cardiology, a New Orleans. Il dott. Ishan Paranjpe, un medico residente presso la Stanford University tra gli autori principali dello studio, ha detto:
“Un numero crescente di prove suggerisce che la cannabis non è del tutto priva di effetti dannosi e può effettivamente causare malattie cardiovascolari. Pertanto, la decisione di utilizzare la cannabis deve essere attentamente valutata rispetto al potenziale di gravi malattie cardiache”
I ricercatori che stanno partecipando al progetto di ricerca hanno considerato l’utilizzo di prodotti derivati dalla cannabis, dichiarati al momento dello studio, cosa hanno provocato nell’organismo delle “cavie”.
I partecipanti allo studio hanno dovuto completare un sondaggio sul loro consumo di cannabis.
Il team di ricerca ha utilizzato le loro informazioni per classificarli in cinque categorie: utenti giornalieri (4.736 persone), utenti settimanali (2.720), utenti mensili (2.075), coloro che hanno utilizzato una o due volte in tre mesi (8.749) e coloro che non hanno mai usato (39.678 persone).
I ricercatori hanno poi confrontato quelle categorie con le cartelle cliniche dei partecipanti alcuni anni dopo.
Sono comparse coronopatie negli anni successivi all’inizio dello studio, soprattutto nei soggetti che hanno utilizzato la cannabis giornalmente per uso quotidiano.
Il presidente Sic, ovvero Pasquale Perrone Filardi, ha condiviso quali sono quindi i risultati significativi di quest’analisi molto importante:
“I risultati dell’indagine indicano con l’utilizzo quotidiano un incremento del 34% del rischio di coronaropatie rispetto a chi non fa uso di cannabis, mentre il consumo sporadico mensile non è associato a un incremento significativo. Questi dati dimostrano che esistono danni correlati all’impiego di questa sostanza non ancora sufficientemente approfonditi, che invece è opportuno conoscere. Sappiamo che con altre droghe, per esempio la cocaina, i danni cardiovascolari sono frequenti e gravi, tanto da aver comportato un incremento significativo nel numero di infarti in persone molto giovani, anche con meno di 40 anni; queste nuove evidenze preoccupano, perché indicano che qualcosa di analogo potrebbe avvenire con l’uso di droghe ancora più diffuse come la marijuana o l’hashish derivati dalla cannabis.”
Se questi sono i risultati sulle persone che hanno utilizzato quotidianamente la cannabis, per quanto riguarda i consumatori mensili di marijuana questi non hanno avuto problemi significativi.
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