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Dopo dodici giorni di film e paillettes sono stati finalmente annunciati i vincitori di Cannes 2016, il più importante festival cinematografico d’Europa e probabilmente anche del mondo. La Palma d’Oro per il miglior film è andata al britannico I, Daniel Blake del mitico Ken Loach, a dieci anni di distanza dalla sua precedente vittoria sulla Croisette con Il Vento Che Accarezza L’Erba. Un successo assolutamente meritato dato che i critici presenti a Cannes hanno definito l’ultima pellicola di Loah all’altezza dei suoi grandi capolavori, da Piovono Pietre a La Canzone di Carla.
Per quanto riguarda invece gli altri premi, la giuria presieduta da George Miller (di cui faceva parte anche la nostra Valeria Golino) ha decisamente sparigliato le carte lasciando a bocca asciutta i grandi favoriti della vigilia, da Almodovar a Jarmusch fino a Nichols, Penn, Verhoeven, Winding Refn e i fratelli Dardenne, e assegnando i maggiori riconoscimenti al giovane canadese Xavier Dolan, che ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria con Juste la fin du monde (It’s Only the End of the World, se preferite la versione in inglese), mentre il rumeno Cristian Mungiu con Bacalaureat (Graduation) e il francese Oscar Assayas con Personal Shopper (protagonista Kristen Stewart) si sono aggiudicati il premio per la miglior regia. In realtà il premio al film di Assayas, fischiatissimo al termine della proiezione della settimana scorsa, ha fatto storcere la bocca a molti, ma il cinema di Francia non poteva lasciare Cannes 2016 senza alcuna gratificazione…
Sorprendenti ma tutto sommato giusti anche i premi assegnati agli attori: il Prix d’interpretation masculine è finito nelle mani dell’iraniano Shahab Hosseini con Il Cliente (Forushande/The Salesman) di Asghar Farhadi, mentre il corrispettivo premio femminile è andato alla filippina Jaclyn Jose per Ma’ Rosa di Brillante Mendoza. Il Cliente ha vinto anche la miglior sceneggiatura con lo stesso Farhadi.
Infine American Honey di Andrea Arnold (con Sasha Lane e Shia LaBeouf) ha vinto il Premio della Giuria, Divines di Houda Benyamina la Camera d’or per la miglior opera prima e Timecode di Juanjo Gimenez la Palma d’oro per il miglior cortometraggio.
I, Daniel Blake, il film che ha vinto la Palma d’oro a Cannes 2016, racconta la storia di (of course) Daniel Blake, un 59enne falegname di Newcastle che, per la prima volta in vita sua, si trova costretto a chiedere un sussidio statale in seguito a una grave crisi cardiaca. Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma a causa di incredibili incongruenze burocratiche Daniel è finito nell’assurda condizione di dover comunque cercare lavoro, pena una severa sanzione, mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue visite regolari al centro per l’impiego, l’uomo incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro. Entrambi stretti nella morsa delle aberrazioni amministrative della Gran Bretagna di oggi, Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando come possono di aiutarsi e darsi coraggio mentre tutto sembra beffardamente complicato.
I ruoli principali del film sono interpretati da Dave Johns (Daniel Blake) e Hayley Squires (Katie).
Festival di Cannes 2016: vincitori di tutte le sezioni
– Concorso
Palma d’oro: I, Daniel Blake, di Ken Loach
Grand Prix Speciale della Giuria: Juste la fin du monde, di Xavier Dolan
Prix de la mise en scene (regia): Cristian Mungiu (Bacalaureat) e Olivier Assayas (Personal Shopper)
Prix du scenario (sceneggiatura): Asghar Farhadi (Il Cliente)
Prix d’interpretation feminine: Jaclyn Jose (Ma’ Rosa)
Prix d’interpretation masculine: Shahab Hosseini (Il Cliente)
Premio della giuria: American Honey, di Andrea Arnold
– Un Certain Regard
Un Certain Regard Award: Hymyileva Mies, di Juho Kuosmanen
Premio della Giuria: Fuchi Bi Tatsu, di Kôju Fukada
Miglior regia: Matt Ross per Captain Fantastic
Miglior sceneggiatura: Delphine Coulin e Muriel Coulin per Voir du Pays
Premio speciale: La tortue rouge, di Michael Dudok De Wit
– Cinefondation
Primo premio: Anna, di Or Sinai
Secondo premio: In the Hills, di Hamid Ahmadi
Terzo premio: A Nyalintàs Nesze, di Nadja Andrasev e La Culpa Probablemente, di Michael Labarca
– Settimana Internazionale della Critica
Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: Mimosas, di Oliver Laxe
Premio Rivelazione France 4: Album, di Mehmet Can Mertoğlu
Premio SACD: Diamond Island, di Davy Chou
Aide Fondation Gan a la Diffusion: Shavua Ve Yom, di Asaph Polonsky
Premio Scoperta Leica Cine del cortometraggio: Prenjak, di Wregas Bhanuteja
Premio Canal+ del cortometraggio: L’Enfance d’un Chef, di Antoine de Bary
– Quinzaine des Realisateurs
Premio Art Cinema: Wolf and Sheep, di Shahrbanoo Sadat
Premio Europa Cinema Label: Mercenaire, di Sacha Wolff
Premio SACD: L’Effet aquatique, di Sólveig Anspach
Menzione speciale: Divines, di Houda Benyamina
Premio Illy per il cortometraggio: Chasse Royale, di Lise Akoka e Romane Gueret
Carrosse d’or: Aki Kaurismäki
– Altri premi
Camera d’or: Divines, di Houda Benyamina
Palma d’oro per il miglior cortometraggio: Timecode, di Juanjo Gimenez
Premio Fipresci: Toni Erdmann, di Maren Ade (Concorso), Caini, di Bogdan Mirica (Un Certain Regard), Grave, di Julia Ducournau (Settimana Internazionale della Critica)
Premio della Giuria Ecumenica: Juste la fin du monde, di Xavier Dolan
Menzione Speciale della Giuria Ecumenica: American Honey, di Andrea Arnold e I, Daniel Blake, di Ken Loach
L’Œil d’or: Cinema Novo, di Eryk Rocha
L’Œil d’or (menzione speciale): The Cinema Travelers, di Shirley Abraham e Amit Madheshiya
Queer Palm: Les vies de Therese, di Sebastien Lifshitz
Trofeo Chopard: Bel Powley e John Boyega
Premio François Chalais: Uchenik, di Kirill Serebrennikov
Dog Palm: Nellie in Paterson
Dog Palm (premio speciale): Jacques in Victoria e Shae in I, Daniel Blake
Cat Palm: Marty in Elle
Cannes Soundtrack Award: Cliff Martinez per The Neon Demon
Cannes Soundtrack Award du superviseur: Bruno Dumont per Ma Loute
Palma d’oro onoraria: Jean-Pierre Leaud.
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