Il governo fa marcia indietro sul canone Rai in bolletta. Fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere che la strategia è inapplicabile in tempi stretti, perché i tempi tecnici per metterla in atto entro questa legge di stabilità sono troppo brevi. Il sottosegretario all’Economia Antonello Giacomelli aveva riferito che l’intenzione era quella di presentare un emendamento alla legge di stabilità, per inserire la norma e per renderla effettiva già dal prossimo anno. In questo modo si voleva rimediare all’evasione per il pagamento del canone, che pone l’Italia in una posizione di prim’ordine in Europa.
L’evasione corrisponderebbe complessivamente a circa 600 milioni. Non tutti, comunque, erano d’accordo con il provvedimento del canone in bolletta. Per esempio, Beppe Grillo aveva mostrato il suo totale disaccordo.
Le ipotesi
Il 26% degli abbonati non versa la tassa annuale. Si tratta di un “primato” negativo in Europa, perché si vanno a sottrarre alle casse pubbliche tra i 500 e i 600 milioni all’anno. Ecco perché il Governo sta cercando di prendere in considerazione altre opportunità. Si pensa da mesi ad un canone legato all’utenza elettrica e pagato in base al reddito. In quest’ultimo caso la tassa sarebbe più alta per chi guadagna di più e più bassa per chi invece fa parte di una fascia di reddito meno cospicua, come, per esempio, i pensionati. Si è parlato di un importo di circa 60 euro. Secondo le intenzioni del Governo, dovrebbero essere i cittadini stessi a scegliere la modalità più adatta, quella che ritengono più adeguata. Per questo motivo si ipotizza una consultazione su internet, per sentire il parere dei diretti interessati.
La riforma della governance
Si passerà poi agli addetti ai lavori. Il progetto è quello di affidare la governance ad un trust che venga nominato dal Quirinale, dopo la proposta dei suoi componenti da parte del Governo. proprio questo gruppo di lavoro avrà il compito di nominare un amministratore unico e di mettere a punto un rapporto annuale sulla situazione che riguarda il servizio pubblico. L’idea di fondo del Presidente del Consiglio è quella di avere almeno una rete pubblica svincolata dai legami con la pubblicità. Si sta pensando anche a definire tutto ciò che riguarda la vendita di Raiway, che è stata valutata da Mediobanca circa un miliardo di euro.