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Ancora uno scontro a distanza tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Il caso scatenante questa volta è la visita del premier alla scuola elementare Raiti di Siracusa: accolto dai bambini con una canzone al ritmo “Matteo, Matteo”, Renzi si è trattenuto con gli alunni dell’istituto, parlando direttamente a loro. Il presidente del Consiglio si è rivolto ai piccoli alunni parlando di web, tecnologia e social network; ha toccato poi il tema del lavoro. “Tanti dei vostri genitori forse hanno difficoltà per il lavoro. E’ un momento molto difficile. Pensate, è il momento più difficile per il lavoro da 30 anni. Ma c’è adesso la possibilità di investire per nuovi posti di lavoro“, sono state le parole di Renzi. La canzoncina e l’accoglienza degli alunni hanno suscitato non poche polemiche, a partire proprio dal leader del M5S che ha definito l’incontro simile a quelli di Mussolini con i figli della Lupa.
Un battibecco a distanza, l’ennesimo, tra Renzi e Grillo che prende di mira il premier per l’incontro con i bambini di Siracusa, “che lo ricevono allineati e addestrati con un coretto di benvenuto per concludere con ‘Matteo! Matteo! Matteo! ricorda, in peggio e in grottesco, gli incontri di Mussolini con i figli della Lupa“, scrive il leader del M5S sul blog.
In serata arriva anche la replica del premier. “Beppe Grillo è nervoso. Non vuole che io vada nelle scuole, mi vorrebbe rinchiuso nel palazzo. Ma io sto con gli studenti, le insegnanti, le famiglie e i sindaci. Mentre i suoi stanno fuori ad urlare con Forza Nuova. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!“.
Questo il testo della canzone eseguita dagli alunni della scuola di Siracusa:
“Facciamo un salto, battiam le mani
Ti salutiamo tutti insieme Presidente Renzi
Muoviam la testa, facciamo festa…
A braccia aperte ti diciamo “benvenuto al Raiti”
I bambini, gli insegnanti,
i bidelli
E poi l’orchestra lasceremo
improvvisar così
Siamo felici e ti gridiamo
Da oggi in poi, dovunque vai,
tu non scordarti di noi
Dei nostri sogni, delle speranze
Che ti affidiamo, con fiducia,
oggi a ritmo di blues
Le ragazze, i ragazzi, tutti insieme
Alle tue idee e al tuo lavoro
affidiamo il futuro
E poi di nuovo ancora insieme
Noi camminiamo,
ci avviciniamo
E un girotondo
noi formiamo sempre
a tempo di blues”
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