La capitale della Francia, Parigi, è completamente immersa nei rifiuti dopo sette giorni di sciopero dei netturbini, sciopero che non si fermerà e che proseguirà ancora nei prossimi giorni.
Le ragioni che hanno spinto ad una tale mobilitazione degli operatori della nettezza urbana è la riforma delle pensioni che ha voluto il governo attualmente in carica, guidato da Emmanuel Macron. La riforma prevede l’alzamento dell’età pensionistica.
È ormai una settimana che Parigi si trova a doversi confrontare con lo sciopero dei netturbini che sta causando molti disagi tra le strade della capitale francese.
Lo sciopero avviato dagli operatori della nettezza urbana è dovuto alla riforma pensionistica avanzata dal governo di Emmanuel Macron.
Non sono i soli a protestare, anche in altri settori ci sono diversi scioperi causati dalla riforma previdenziale.
Quest’ultima prevede l’innalzamento dell’età pensionistica da 62 anni a 64, e inoltre prevede anche la riduzione di alcune tutele che sono legate alle pensioni speciali.
Attualmente la situazione rifiuti a Parigi è totalmente nel caos, in alcuni quartieri della città i rifiuti non vengono ritirati da giorni.
Dal momento che gli operatori della nettezza urbana non stanno operando, nelle strade della capitale di Francia si sono creati dei cumuli di spazzatura che invadono vie e marciapiedi, al tempo stesso provocano odori poco gradevoli.
Non si tratta però di poche buste della spazzatura non raccolte, ma di tonnellate di rifiuti sparsi in tutta la città che stanno provocando non pochi disagi. In molte zone le persone sono costrette a fare lo slalom tra i rifiuti per poter passare.
Secondo il comune parigino, guidato da Anne Hidalgo in carica dal 2014, al momento in strada ci sono circa 5400 tonnellate di spazzatura non raccolta.
La protesta iniziata da una settimana non è destinata a finire in tempi brevi, infatti è prevista anche nei prossimi giorni.
Sicuramente fino al 15 marzo 2023 sarà attiva, giorno in cui gli impianti dei tre inceneritoti presenti nei pressi della Capitale dovrebbero terminare lo sciopero e riaprire i battenti.
I tre inceneritori interessanti dallo sciopero si trovano a Saint–Ouen, Ivry-sur-Seine e Issy–Ies-Moulineaux.
Régis Vieceli, segretario generale del ramo sindacale Cgt-Ftdneea, ha dichiarato che lo scioperò verrà ritirato quando Emmanuel Macron ritirerà la sua riforma.
Qualora Emmanuel Macron ritiri la riforma la città tornerà pulita in tempi veloci. A riportare le sue parole ci ha pensato il quotidiano Le Pariesien.
Lo stesso sindacato ha reso noto che qualora la riforma venisse approvata gli addetti della nettezza urbana vedrebbero aumentare l’età pensionistica di due anni.
Oggi in questo settore è possibile andare in pensione all’età di 57 anni, con la nuova riforma la pensione sarà possibile a 59 anni.
Le proteste vanno avanti ormai da mesi e non sono destinate a fermarsi. Nonostante questo il Senato francese, nella serata dell’11 marzo 2023, ha accettato la riforma con ben 195 voti favorevoli e 112 voti contrari.
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