[didascalia fornitore=”ansa”]Il luogo dell’incidente[/didascalia]
Si aggiorna aggravandosi il bilancio dell’incidente stradale accaduto lo scorso 20 luglio a Pomigliano D’arco: anche il vicebrigadiere dei carabinieri Attilio Picoco è morto all’ospedale San Giovanni Bosco come il collega Vincenzo Ottaviano, 40 anni, e la guardia giurata Benigno De Gennaro, che hanno perso la vita dopo essere stati investiti da un’auto che procedeva a forte velocità sulla Nola – Villa Literno. I militari dell’Arma erano intervenuto insieme ad altri colleghi per effettuare dei rilievi dopo la segnalazione di un incidente stradale sulla Statale 7 bis Terra di Lavoro nei pressi di Pomigliano D’arco. Ottaviano, che a breve sarebbe partito per le ferie insieme alla famiglia, ha lasciato un bambino di 7 anni, che aspettava solo di poter trascorrere finalmente qualche giorno d’estate insieme al suo papà.
Mentre erano impegnati in degli accertamenti per un incidente stradale, due carabinieri e una guardia giurata sono stati travolti da una macchina che procedeva a velocità alta ed era guidata da un 26enne di Sant’Antimo (Napoli).
Il bilancio dell’incidente avvenuto a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, nella notte tra venerdì e sabato scorsi è gravissimo.
Per la morte di Ottaviano, De Gennaro e di Picoco, il 26enne è indagato a piede libero per omicidio colposo. I rilievi sulla scatola nera della sua auto hanno rivelato che l’auto viaggiava a 150 chilometri orari e dagli esami condotti sul cellulare del ragazzo è emerso che nel momento dell’incidente il 26enne stava usando un’app di messaggistica istantanea.
Vincenzo Ottaviano era stato portato immediatamente al Cardarelli di Napoli dove è deceduto poco dopo. La guardia giurata, un cinquantenne di Quadrelle (Avellino) conducente della vettura incidentata, è morto sul colpo. L’altro carabiniere è stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni ma dopo 10 giorni di agonia è morto. Altri due carabinieri si sono salvati lanciandosi nel fosso al bordo della strada.
Alla guida dell’auto trasformata in un proiettile, che poi è stata sequestrata, c’era Carmine Sannino, che è stato denunciato per omicidio stradale. Dopo gli immediati accertamenti, il giovane è risultato negativo sia all’alcoltest che al narcotest, quindi non aveva né bevuto, né usato droghe. Si pensa quindi che l’incidente mortale sia stato conseguenza di una distrazione.
Messaggi di cordoglio alle famiglie delle vittime
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, partecipa al dolore dei familiari del carabiniere deceduto: “Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso dell’appuntato scelto Vincenzo Ottaviano, investito da un automezzo in provincia di Napoli mentre, in attività di servizio, effettuava dei rilievi per un incidente” poi il capo dello Stato ha voluto augurare pronta guarigione al ferito, il brigadiere Attilio Picoco. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini e della Difesa, Elisabetta Trenta, i vertici dell’Arma e il capo della polizia Franco Gabrielli hanno voluto esprimere cordoglio e vicinanza per le famiglie coinvolte in questi tragici lutti.