Benzina: continuano ad incrementare i costi dei carburanti. Il 31 ottobre potrebbero ulteriormente salire a causa della scadenza dello sconto sull’accisa.
Non si arresta l’incremento dei prezzi dei carburanti. I costi salgono sempre di più e, a pagarne le spese, sono i consumatori finali, i quali – spesso – sgranano gli occhi di fronte ai display che mostrano i prezzi di benzina, diesel e gasolio, i quali potranno ulteriormente essere rincarati a causa della scadenza, fissata per il 31 ottobre, dello sconto sull’accisa. Ecco gli ultimi prezzi rilevati sui vari carburanti.
I prezzi dei carburanti tornano a salire. In Italia, il prezzo della benzina è pari a 1,7 euro al litro, in self service, mentre quello del gasolio arriva a 1,89 euro con la stessa modalità di erogazione. Se, invece, si opta per il servito allora il prezzo arriva a 2 euro al litro.
Il 31 ottobre, come dicevamo, scadrà lo sconto sull’accisa – pari a 30,5 centesimi al litro sul prezzo finale dei carburanti. Pertanto, il costo degli stessi lieviterà ulteriormente e raggiungerà oltre i 2 euro per la benzina e ben 2,2 euro al litro per il gasolio.
Tali dati provengono da una rilevazione effettuata da Staffetta Quotidiana che mostrano, in media, i costi che ci si ritrova ad affrontare appena si mette piede in una stazione di servizio. In totale, sono stati messi sotto la lente 15 mila impianti.
Nello specifico, in base ai dati di Staffetta Quotidiana, che sono aggiornati alle ore 8 del 12 ottobre 2022, possiamo rilevare i seguenti prezzi per benzina, diesel e gasolio:
C’è da dire che ci sono delle differenze a seconda della compagnia presso la quale si effettua rifornimento. Certamente, le pompe bianche sono quelle più economiche per le diverse tipologie di carburante.
In autostrada, invece, la benzina, in modalità self serve arriva a 1,797 euro al litro, mentre servito a 2,060. Il gasolio self service a 1,961 euro al litro, il GPL a 0,888 euro al litro, il gnl a 2,982 euro al e il metano a a 3,616 euro al kg.
L’incremento dei prezzi non poteva passare inosservato dalle associazioni di consumatori che lanciano un allarme che riguarda, principalmente, le famiglie le quali devono far fronte al caro carburanti, oltre agli incrementi dei prezzi sui beni di prima necessità.
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, sottolinea, infatti, che tali aumenti rappresentano una vera e propria stangata per le famiglie, che può arrivare a pesare sul bilancio annuo in maniera decisiva, fino a +533 euro a nucleo familiare, per quel che concerne auto a benzina e fino a +570 euro per coloro che posseggono un’automobile a gasolio.
Una situazione, dunque, che può arrivare anche a compromettere diverse attività produttive, che potrebbero non riuscire più a coprire i costi.
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