I distributori di carburanti avranno l’obbligo di esporre il prezzo medio originale ogni settimana e non ogni giorno.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha confermato che i distributori di carburanti dovranno esporre il prezzo medio regionale, non ogni giorno, bensì ogni settimana, cercando di alleggerire le misure che sono state introdotte, negli ultimi giorni, in merito alle variazione dei costi di benzina, gas e GPL. Ciononostante, i benzinai confermano lo sciopero già annunciato dai sindacati di categoria per il 24-25-26 gennaio 2023.
Il prezzo medio regionale dei carburanti andrà esposto ogni settimana e non ogni giorno, come precedentemente comunicato. Lo ha confermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Introdotte, dunque, alcune modifiche all’obbligo stabilito per i distributori che prevede la comunicazione su base settimanale e in base a ciascuna variazione dei prezzi dei carburanti.
Le nuove direttive sono state presentate in una nota diramata dal ministero dopo l’incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria.
Pertanto, sarà richiesta ancora trasparenza nei confronti dei consumatori, senza “gravare sui costi per le categorie” in esame, che hanno offerto un servizio molto importante, soprattutto in periodo pandemico, quando tutte le attività commerciali sono state costrette ad operare secondo parametri emergenziali.
I prezzi, dunque, dovranno essere esposti entro dieci giorni dalla conversione del decreto legge, in quanto il governo ha deciso di posticipare l’emanazione del decreto ministeriale, che andrà a definire le modalità in cui la variazione dei prezzi dei carburanti sarà comunicata.
Il settore in questione, come affermato dal ministro Urso, ha bisogno di un riordino importante e di diversi interventi anche alla luce del percorso di transizione ecologica che il nostro paese dovrà intraprendere per il futuro.
Intanto, la categoria dei distributori di benzina ha confermato lo sciopero per il 24, 25 e il 26 gennaio, precedentemente annunciato, in quanto l’incontro con il governo, per trovare un accordo, è stato infruttuoso secondo i sindacati di categoria.
Lo sciopero coinvolgerà anche gli impianti self-service, anche se saranno garantiti i servizi essenziali, secondo quanto riferito dagli organizzatori Faib, Fegica, Figisc-Anisa.
A restare aperti, in alcuni casi, potrebbero essere gli impianti self che le compagnie petrolifere gestiscono direttamente. I benzinai incroceranno le braccia dalle ore 19.00 del 24 gennaio e porteranno avanti la loro protestta per 48 ore.
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