La polizia è riuscita ad individuare e catturare anche il quarto giovane evaso dal carcere Beccaria. Attualmente il ragazzo è si trova nuovamente all’interno del carcere minorile.
La polizia è riuscita a rintracciare e catturare anche il quarto giovane evaso la notte di natale dal carcere minorile Cesare Beccaria. A quanto pare il ragazzo, a differenza degli altri due catturati, non si è consegnato spontaneamente. In ogni caso attualmente si trova nuovamente in carcere.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
L’evasione di sette ragazzi dal carcere Beccaria
Durante la giornata del 25 dicembre, ben sette ragazzi sono riusciti ad evadere e scappare dal carcere minorile Cesare Beccaria. A quanto pare i ragazzi hanno escogitato un vero e proprio piano per attuare l’evasione. Durante l’ora d’aria infatti, avrebbero fatto in modo di distrarre la guardia di turno, per potersi così allontanare dal gruppo.
I sette si sono poi recati in un’area cantieristica all’interno del penitenziario. A quel punto avrebbero rotto una recinzione in legno, già precedentemente danneggiata, per poi scavalcarla e calarsi giù dal muro più basso attraverso un lenzuolo.
Subito dopo l’evasione è poi esplosa una violenta rivolta all’interno del penitenziario.
I ragazzi coinvolti sarebbero ben quattro maggiorenni e tre minorenni. Quattro di loro sono già stati recuperati, in particolare due con l’aiuto dei parenti. L’ultimo invece è stato rintracciato dalla polizia e riportato immediatamente nel penitenziario.
Attualmente altri tre sono ancora in libertà.
Le parole del ministro Nordio sulla questione
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto sulla questione. In primo luogo ha affermato che il fatto che alcuni dei familiari dei giovani li abbiano indotti a ritornare in carcere simboleggia un’enorme fiducia nelle istituzioni e negli operatori del penitenziario.
In secondo luogo afferma l’importanza di contrastare le “devianze giovanili”.
“Come ho detto già in altre occasioni, il contrasto alla devianza giovanile chiama in causa le istituzioni della giustizia, ma anche della scuola, della salute, della cultura, insieme al mondo dell’associazionismo e del terzo settore”.
Ha affermato Nordio, aggiungendo poi di avere intenzione di dar vita ad un tavolo interministeriale per l’osservazione costante delle devianze giovanili. Assicurando maggiore prevenzione e impegno nel settore da parte di istituzioni e associazione.
In ogni caso attualmente i ragazzi evasi e poi ricatturati saranno smistati in carceri diversi, di cui la maggior parte nel sud Italia.