Negli ultimi giorni sta facendo molto discutere un’affermazione di Papa Francesco, pronunciata nel film documentario, “Francesco“, di Evgeny Afineevsky. Il pontefice, nel docufilm proiettato pochi giorni fa alla Festa del cinema di Roma, dice che le persone omosessuali dovrebbero essere protette e tutelate da una legge sulle unioni civili.
Un’affermazione che non è passata inosservata e che ha sollevato un importante dibattito, non solo nell’opinione pubblica, ma anche interno alla Chiesa. Non tutti sono d’accordo con la posizione di Bergoglio. Uno di loro è il cardinale Müller che, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, ribadisce la sua contrarietà alle dichiarazioni del Pontefice. “Il Papa non è al di sopra di Dio“, ha precisato il cardinale.
Teologo e curatore delle opere di Papa Benedetto XVI, il cardinale Müller, 72 anni, fu nominato nel 2012 da Ratzinger prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, rimanendo in carica fino al 2017. Al Corriere della Sera il cardinale ha spiegato perché, a suo avviso, la posizione di Bergoglio è sbagliata. Dio, spiega Müller, “ha creato l’essere umano maschio e femmina, il matrimonio e la famiglia“, e la parola del Papa non può ergersi al di sopra della parola divina.
Non solo la Chiesa dovrebbe opporsi alle unioni civili, “salvaguardando la legge naturale“. Secondo il cardinale, anche lo Stato laico dovrebbe vietare le unioni civili tra omosessuali. “Lo Stato laico deve rispettare la legge naturale, riconoscere i diritti fondamentali degli umani“, ribadisce il cardinale, chiamando in causa l’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali.
“Un bambino ha diritto di crescere con un padre e una madre“, afferma il cardinale Müller. E aggiunge: “e non parliamo della maternità surrogata, delle donne povere che hanno bisogno di denaro e vendono il proprio corpo“.
Ma a sollevare le critiche del cardinale, non sono soltanto le affermazioni di Papa Francesco, bensì il suo metodo di comunicazione. “La dichiarazione di Papa Francesco non è ufficiale, è arrivata da un’intervista, e questo la relativizza“, spiega Müller, sottolineando l’importanza di non generare malintesi nelle interpretazioni della dottrina cattolica. Il cardinale invita Bergoglio a essere “molto cauto e chiaro, specie in questi tempi così delicati“. “Dovrebbe essere più attento“, riferisce Müller al Corriere della Sera.
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