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Carlo Conti ha chiarito che a Radio Rai 2 i programmi a rischio chiusura sono stati riconfermati. Il conduttore e direttore artistico ha affidato a Facebook la sua risposta in merito alle polemiche dei giorni scorsi sulla chiusura di alcuni programmi delle Radio Raiche avevano sollevato un vero e proprio vespaio da parte di ascoltatori e speaker. Il direttore artistico delle Radio Rai ha ribattuto alle accuse che gli sono state mosse in merito alla gestione del nuovo palinsesto radiofonico delle Radio Rai, specialmente quello di Radio Rai 2 dove sembrava essere paventata la chiusura di alcuni programmi come 610 di Lillo & Greg, Babylon di Carlo Pastore e Mu di Matteo Bordone. Carlo Conti ci ha tenuto a precisare soprattutto che il direttore artistico non comanda e non può imporre decisioni ai direttori di rete.
Nel suo breve sfogo via Facebook, Carlo Conti ha precisato che i programmi di Radio Rai 2 sono stati confermati quasi tutti e che il suo ruolo di direttore artistico non gli dà la possibilità di comandare e di poter intervenire a piacimento sulla gestione del budget e dei programmi dei palinsesti. Il chiarimento di Carlo Conti comincia subito entrando nel merito della questione: ‘Tra pochi giorni saranno presentati i palinsesti definitivi di RadioRai i e allora vi accorgerete che anche a Radio2 quasi tutti i programmi sono stati confermati nella loro collocazione (o in collocazioni migliori)’ ha scritto il conduttore fiorentino prima di lanciare la prima frecciata a chi si è occupato di divulgare informazioni sbagliate: ‘il polverone di questi giorni è stato sollevato partendo da notizie e affermazioni non corrette. Finora ho preferito non intervenire perché non mi piacciono le polemiche e preferisco la concretezza dei fatti’ ha concluso Conti.
Carlo Conti ha quindi precisato che ‘i siti ‘anche autorevoli e i loro responsabili’ non si sono premurati, a suo dire, di contattare i diretti interessati (lui stesso o i direttori di rete delle Radio Rai) per sapere come stessero veramente le questioni attorno ai palinsesti delle Radio Rai della stagione 2016-2017. Secondo il direttore artistico delle quattro radio di Via Asiago a Roma, dove sono gli studi radiofonici, anche gli stessi artisti si sono fatti prendere la mano dalla fine delle stagioni dei loro stessi programmi, lasciandosi andare a proclami e saluti via social. A detta di Carlo Conti, ‘evidentemente alcuni artisti non sempre sono in stretto contatto con gli agenti che trattano per loro compensi e spazi’, ovvero la mancata comunicazione avrebbe causato le affermazioni che poi hanno portato molti a scagliarsi contro le presunte decisioni del direttore artistico.
L’ultima precisazione nel terzo punto del discorso di Carlo Conti ha riguardato proprio il suo ruolo di capo delle quattro radio: ‘il compito del direttore artistico di RadioRai non è comandare o imporre o eliminare’ ha specificato il conduttore, ‘ma suggerire e coordinare lavorando con i singoli direttori di rete, i soli che hanno la responsabilità editoriale e la gestione del budget’ ha concluso Carlo Conti.
La chiosa del suo intervento è un breve post scriptum che segnala come sia il programma di Matteo Bordone, sia Babylon di Carlo Pastore siano regolarmente in palinsesto per la prossima stagione, mentre gli unici non riconfermati sono stati i programmi Max Giusti e Giovanni Vernia, ‘i miei amici’ come li definisce Carlo Conti, che spera che possano trovare ‘lo spazio che meritano’.
Invece noi di NanoPress siamo venuti a conoscenza del fatto che Carlo Conti avrebbe chiuso definitivamente anche ‘I Sociopatici’, il programma del primo pomeriggio di RadioRai2 condotto da Andrea Delogu, Francesco Taddeucci e Edoardo Ferrario, e che l’ufficialità dovrebbe arrivare a breve.
Il ruolo di direttore artistico di una radio, per chiarire questo punto in maniera generale, è quello di scegliere le collocazioni dei programmi in palinsesto assieme ai singoli direttori di rete (o ‘station manager‘, che si occupano anche del budget). La linea artistica generale di una radio è di sua competenza: quindi è proprio il direttore artistico a selezionare gli speaker, analizzare le proposte di programmi pervenuti ai direttori di rete che glieli sottopongono oppure proporli lui stesso a seconda delle esigenze evidenziate dagli ascolti, e sta a lui organizzarli in maniera che funzionino in un palinsesto. Il lavoro del direttore artistico è quello di decidere come suonerà una radio, la sua atmosfera tramite la musica (il ‘mood‘), il target di pubblico cui puntare o da mantenere attraverso le sue stesse scelte. Quindi sì, Carlo Conti ha potere decisionale, nonostante sostenga di non usarlo. Quanto al fatto che non sia stato contattato da nessuno per avere chiarimenti in merito a chiusure e cancellazioni dei programmi di Radio Rai, per ora sappiamo soltanto la sua versione perché nessun giornalista ha ancora replicato.
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