Carlo Cracco denunciato per aver cucinato un piccione a Masterchef: la risposta alla polemica

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Carlo Cracco è stato denunciato per aver aver cucinato un piccione durante una puntata di MasterChef Italia, ma la sua risposta non si è fatta attendere a lungo. A scagliare le accuse è stata l’Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente, rimasta inorridita vedendo il noto chef televisivo che realizzava un piatto con il volatile, protetto da leggi italiane ed europee. Como molti ristoranti del paese, però, Cracco avrebbe utilizzato un piccione d’allevamento, ben diverso da quelli che possiamo incontrare in città e che risultano per altro non commestibili. La reazione del giudice è stata, infatti, immediata e sibillina: ‘Queste sono stupidaggini, bisognerebbe invece dare importanza alle cose serie‘.

Durante una recente conferenza stampa, Carlo Cracco, denunciato per l’episiodio del piccione, ha dato una risposta secca e glaciale ai propri detrattori. Non è mancata anche una stoccata ai giornali che hanno riportato la notizia, ma i principali bersagli della sua replica sono stati coloro che hanno fatto scattare la denuncia, a suo avviso infondata e priva di senso. A Cracco sono bastati pochi secondi per demolire i contestatori, ma ormai la tempra dello chef è ben nota a tutti gli spettatori del talent culinario di Sky

Carlo Cracco denunciato per aver cucinato un piccione

Masterchef, Carlo Cracco, denunciato per aver cucinato un piccione: il tutto – come segnala l‘Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente – è avvenuto nella puntata del 14 gennaio 2016, quando nel corso del cooking show di SkyUno lo chef ha cucinato un’ala di piccione. Di qui la denuncia, per violazione della legge nazione di tutela della fauna selvatica e della direttiva europea 147/2009 e per istigazione a delinquere avendo lo stesso con la diffusione di tale filmato criminoso istigato altri cittadini a compiere tali crimini in violazione delle normative europee e nazionali a tutela della fauna selvatica.

Cracco piccione

L’Aidaa denuncia Carlo Cracco per aver cucinato un piccione: lo annuncia il presidente dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lorenzo Croce, secondo cui il giurato di Masterchef è sì un grande cuoco stellato, ma comunque in tv, nella puntata del cooking show di SkyUno, ha cucinato un piatto a base di di piccione, che è un animale protetto dalla legge nazionale ed europea.

Il tutto, secondo Croce, rappresenta un reato penalmente rilevante, di qui la denuncia alla procura di Milano per violazione della legge nazione di tutela della fauna selvatica e della direttiva europea 147/2009, senza dimenticare che Cracco si sarebbe reso colpevole di istigazione a delinquere, perché con quella dimostrazione – che a dire il vero scatenò più ironie per l’impiattamento miserello che non ammirazione – avrebbe istigato altri cittadini a compiere tali crimini in violazione delle normative europee e nazionali a tutela della fauna selvatica.

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Peccato però che la denuncia dell’Aidaa potrebbe essere infondata: è vero che il piccione selvatico non è cacciabile, in quanto specie protetta che, se uccisa, porta al cacciatore sanzioni penali, ma il piccione selvatico non è commestibile, contrariamente a quello da allevamento che si presuppone Cracco abbia cucinato (e che in ogni caso viene servito al ristorante). Insomma, a meno che l’Aidaa non abbia colto sul fatto Cracco mentre spara al piccione, la denuncia è, nella migliore delle ipotesi, infondata: se i piccioni selvatici non si possono cacciare né servire a tavola, quelli d’allevamento si comprano da allevatori specializzati e sono presenti nei menu di molti ristoranti d’Italia.

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