[didascalia fornitore=”ansa”]Carlo Cracco[/didascalia]
Brutto scivolone per Carlo Cracco che nel 2018 perde una stella Michelin, passando da due a una. La notizia arriva dalla presentazione della Guida Michelin 2018: oltre allo chef, noto volto televisivo, anche un altro mito dell’alta cucina come Claudio Sadler perde una stella. Nel corso della presentazione della guida a Parma, dalla platea si è alzato un brusio quando sul palco è passata la slide della stella tolta a Cracco, oggi impegnato nella realizzazione del progetto di “Cracco in Galleria” a Milano per cui ha rinunciato anche al ruolo di giudice di Masterchef. La nuova guida porta anche una bella notizia per l’alta cucina italiana con la conquista delle tre stelle Michelin di Nieder Noberkofler, chef del Sant Hubertus di San Cassiano, in Alta Badia, facendo passare a nove i ristoranti italiani tristellati.
Il clamore per la stella tolta a Cracco ha valicato i confini del mondo gastronomico nostrano. Lo chef è diventato un noto personaggio tv, molto amato dal pubblico: non è da escludere che la perdita di una stella possa essere stata anche calcolata, visti i tanti impegni degli ultimi tempi, con nuove aperture a Milano e il grandioso progetto del nuovo ristorante nel cuore della galleria Vittorio Emanuele.
Le buone notizie nella Guida Michelin 2018 non mancano. Lo chef Noberkofler entra nell’Olimpo dell’alta cucina, con il massimo riconoscimento per la sua cucina e il suo Sant Hubertus si affianca alle storiche tre stelle italiane: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano.
Tre le due nuove stelle: Vun di Milano, Magnolia a Cesenatico e Siriola in Val Badia, cosa che rende il paese di San Cassiano il più stellato d’Italia. Ventidue invece le nuove una stella, tutti giovani chef, che fanno salire a 356 i ristoranti stellati in Italia.