Fare la spesa è un’aspetto molto importante della nostra routine quotidiana. È buona norma prestare sempre attenzione agli alimenti che si acquistano, motivo per il quale vengono eseguiti continuamente analisi sui prodotti alimentari destinati al commercio. Ecco, a tal proposito, cosa è emerso da recenti studi effettuati sul alcuni tipi di carne di pollo.
Il consumo del pollo è molto frequente nelle famiglie italiane. Tale tipologia di carne, infatti, risulta essere molto più leggera e con meno grassi rispetto alla carne rossa, ed è indicata specie per chi segue diete ipocaloriche. Il prezzo a cui viene venduto, inoltre, è più basso rispetto a quello del vitello o del vitellone, e ciò lo rende accessibile per tutti.
Come è noto, però, per velocizzarne la vendita, ai polli destinati a finire tra i banchi dei supermercati vengono somministrati degli ormoni, per far sì che l’animale cresca più in fretta. Questo, insieme all’ambiente in cui gli animali vengono allevati, e alla temperatura e al modo in cui vengono conservati le loro carni, può favorire lo sviluppo di batteri che, in alcuni casi, possono essere nocivi per l’uomo. Ecco, a tal proposito, cosa è emerso da alcuni recenti studi.
Pollo contaminato: i risultati degli studi
Tempo fa, la rivista il Salvagente aveva eseguito degli studi su alcune tipologie di pollo vendute nei supermercati, riscontrando la presenza di tracce di salmonella. Una ricerca simile è stata condotta anche dall’associazione dei consumatori Altroconsumo che, più di recente, ha analizzato carni di pollo vendute in circa quaranta supermercati tra Roma e Milano.
Anche in questo caso, il batterio trovato all’interno delle carni è quello della “salmonella infantis”. L’associazione Altroconsumo, tuttavia, ha tenuto a precisare che le quantità di tale microrganismo riscontrato nei prodotti sono “tollerati dalla legge“.
Ecco, sempre secondo Altroconsumo, quali prodotti sono risultati positivi alla presenza di salmonella in vendita a Milano: i petti di pollo Amadori “10+”; il filetto di pollo a fette Esselunga “Naturama” e il filetto di pollo a fette acquistato alla Lidl
A Roma, invece, sono state trovate tracce di salmonella nel petto di pollo a fette sottili Conad; nel pollo a fette Eurospin e nelle fette sottili di petto di pollo Iper.
Carne di pollo: cosa fare prima di mangiarla
Prima di consumare qualsiasi tipo di carne bianca, è bene acquisire delle sane e corrette abitudini per far sì di rendere molto basso il rischio di avere a che fare con il batterio della salmonella.
Bisogna, per prima cosa, lavare bene le mani dopo aver toccato la carne cruda e, successivamente, procedere in maniera accurata alla cottura.