E’ il Carnevale più antico e, anche, più longevo d’Italia e, dopo la pandemia e il periodo di stop forzato, ritorna di nuovo per la gioia di grandi e piccini. Dove si festeggia? A Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo.
Una grande attesa, dopo due anni di stop forzato, per il Carnevale aretino.
Una festa bella, colorata, sentita, quella che parte questo fine settimana e che segna la ripresa dopo due anni di stop a causa del Covid.
Dopo due anni di silenzio, dove le macchine da festa, i colori, la cartapesta erano stati messi in cantina, ora tutto ritorna a prendere luce e forma ed il Carnevale di Foiano torna a far divertire.
Siamo in provincia di Arezzo e una delle feste più belle della regione, ma anche una delle più antiche d’Italia, riparte, dal 5 al 19 giugno.
Foiano della Chiana torna con le sue maschere ed il suo carnevale e, come ha affermato anche il presidente del comitato del carnevale, Di Chiara, è il ritorno a “respirare quell’atmosfera che la manifestazione solo riesce a dare”.
Il ritorno dei carri allegorici, delle maschere (anche giganti) fatte di cartapesta, l’arte artigiana del Carnevale riprende a vivere. Tanti i temi che accompagneranno questi giorni di feste e sfilate e 4 i Cantieri che sfileranno con i loro carri allegorici davanti alle giurie: Rustici, Bombolo, Nottambuli e Azzurri.
Ognuno di questi Cantieri ha scelto cosa “portare in scena” sui loro carri.
I Rustici con “L’arte dell’inganno”, attraverso una sorta di allegoria – metafora di questi due anni di pandemia dove, sempre come storia ci insegna, i ricchi hanno avuto la meglio, anocr una volta, sui poveri.
Per gli Azzurri, invece, il tema del loro cantiere sarà “Inno alla gioia”, dove si spiega cos’è la maschera che si presenta, in questo momento di festa, ognuno può liberare tutta la gioia che ha dentro.
Fanno seguito i Nottambuli con “L’ultima speranza”, attraverso il quale spiegheranno come i giovani e ragazzi, nuova generazione, possano essere quel segno di speranza in un mondo che sta affrontando le catastrofi. In ultimo, il Bombolo con “Confronto con l’ombra”, ovvero l’uomo che, come nel labirinto del mito greco deve sconfiggere il Minotauro, così ora deve guardare a se stesso per sfidare la realtà che è lì fuori.
Temi forti, concreti, ma che guardano al mondo anche con un pizzico di speranza e gioia. A partire dal 5 giugno, i carri usciranno per le strade la prima volta: al mattino verranno presentati al pubblico e, al pomeriggio la sfilata.
Poi, dall’11 giugno, entra in gioco, una sorta di “Carnevale estivo”, dove i carri sfileranno di sera e la festa si protrarrà fino a notte, con musica e giochi sia per grandi che per piccini.
Un grande momento di festa arrivato, quest’anno alla sua 483esima edizione. Dal 1539 si hanno notizie di questa festa pagana della città di Foiano. Nel corso dei secoli, tanti sono stati i carri a sfilare dei quattro Cantieri. Ma quelli di quest’anno saranno, forse, i più speciali, perché rappresentano il ritorno alla normalità e la voglia di tornare a vivere, dopo la pandemia.
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