Dallo scorso dicembre la Guardia di Finanza ha effettuato diversi controlli sul prezzo della benzina tra strade e autostrade: a breve saranno noti i risultati.
Dopo gli stop agli sconti sulle accise sono tornati i rincari nei prezzi del carburante. Per evitare possibili speculazioni sulla benzina, la Guardia di Finanza ha effettuato su ordine di Giorgetti una serie di controlli per tutto il mese di dicembre. I risultati dei controlli verranno resi noti la prossima settimana. Torna all’attacco anche il Codacons, dopo la decisione del governo di non prorogare lo sconto sulle accise.
La decisione di Giorgetti vedrà i primi risultati la prossima settimana. Il ministro dell’Economia lo scorso dicembre ha dato il via a una serie di controlli da parte della Guardia di Finanza sul prezzo della benzina, per evitare speculazioni sui già abbondanti rincari.
Terminato lo sconto sulle accise infatti, il prezzo è nuovamente lievitato e nell’ultimo mese la finanza ha effettuato controlli sia sulle strade che sulle autostrade – dove come è noto spesso il prezzo del carburante lievita.
Per evitare tali fenomeni dunque, gli agenti hanno ispezionato diversi distributori in tutta Italia, e come fanno sapere fonti del Mef renderanno noti i risultati delle investigazioni la prossima settimana.
Al netto della decisone del governo di non prorogare lo sconto alle accise – di 18,3 centesimi – secondo il Codacons l’aumento recente presso i distributori di benzina non sembrerebbe in linea con l’andamento del mercato petrolifero. Ecco la contromossa del Codacons.
Insieme alla denuncia alla Procura e alla Guardia di Finanza, il Codacons torna all’attacco e chiama in casa anche l’Antitrust. La volontà è quella di dare via a un’offensiva legale chiedendo l’apertura di un’istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale.
Il coordinamento a difesa dei diritti di utenti e consumatori intende dunque presentare un esposto forme all’Antitrust chiedendo di aprire una pratica per possibile cartello anticoncorrenza proprio nel settore dei carburanti. Il tutto dopo aver acquisito la documentazione utile a capire se ci siano state in queste settimane anche manovre di speculazione che abbiano fatto lievitare i prezzi dei distributori di benzina.
Il Codacons in una nota ha spiegato come ci sia all’interno dell’associazione la voglia di provare a capire se nella filiera dei carburanti ci siano strategie vietate dalla legge che stiano facendo salire improvvisamente e senza motivazione i listini del gasolio e della benzina alla pompa.
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