Il governo vara un nuovo decreto legge Aiuti bis per contrastare l’impennata incontrollata del caro bollette.
Il nuovo decreto Aiuti bis, da 17 miliardi di euro, servirà a fronteggiare l’evoluzione al rialzo dei prezzi dell’energia. Circa la metà dei soldi messi a disposizione dal governo, serviranno a contenere l’aumento dei costi energetici. Il testo del decreto che è stato approvato lo scorso giovedì 4 agosto conferma alcune delle misure già approvate in passato. E introduce nuovi aiuti per sostenere le famiglie e le aziende, e sopportare il caro bollette.
Caro bollette: Ecco tutti gli aiuti in arrivo
Il decreto legge Aiuti bis, approvato dal governo conferma alcune delle misure già esistenti, e aggiunge nuovi aiuti e agevolazioni a sostegno delle famiglie e contributi alle imprese:
- Fino al 30 aprile del prossimo anno, si sospendono tutte le modifiche unilaterali dei contratti sui prezzi applicati dalle società energetiche. La misura è immediatamente operativa.
- Vengono prolungati per il quarto trimestre di quest’anno, da ottobre e fino a dicembre, i tagli agli oneri di sistema di luce. L’aiuto in questione ha un valore di circa un miliardo di euro per l’elettricità, e rispetto al gas, per quasi due miliardi di euro.
- È stata allungata anche la riduzione dell’Iva sui consumi di metano, con un taglio del 5% che aiuterà oltre trenta milioni di utenze domestiche e più di sei milioni di utenze commerciali
- Viene anche potenziato il “bonus sociale” a favore delle famiglie più deboli con disagio economico e dei soggetti più vulnerabili con gravi condizioni di salute, compresi i soggetti diversamente abili e gli over 75.
- Il taglio delle accise sui carburanti di 25 centesimi viene prolungato, per la quinta volta, di un altro mese fino al 20 settembre.
Agevolazioni e contributi alle imprese
Le imprese beneficeranno di un contributo eccezionale sotto forma di credito d’imposta del 25%. L’agevolazione aiuterà anche gli agricoltori e pescatori. L’altra novità è il pagamento delle fatture domestiche con i benefit del welfare aziendale, con un limite che raddoppia passando a 516,46 euro. La quota di esenzione dei benefici accessori concessi dalle aziende ai dipendenti, devono includere solo le somme rimborsate o erogate per pagare le utenze di acqua, luce e gas.
È logico pensare che, anche se queste misure di contenimento sono di naturalezza straordinaria e transitoria, non sia escluso che nell’immediato futuro sarà necessario prorogarle o riproporle per continuare a contrastare le conseguenze dell’imprevedibile aumento dei prezzi dell’energia.