Esiste un modo per far si che si riscaldi la casa con soli 50 centesimi lasciando stare stufe e termosifoni. Ecco come fare.
La crisi energetica e l’aumento delle bollette dovute alla minaccia del presidente Putin riguardo l’erogazione di gas all’Italia che ha provocato una grande crisi e aumento dei costi dell’energia elettrica ha reso preoccupati milioni di italiani.
La loro preoccupazione nasce anche per via delle temperature che si abbasseranno notevolmente nei prossimi mesi, anche se per ora in alcune regioni italiane si sfiorano ancora i 25°.
Stufe e termosifoni: ecco come fare a vivere senza
Ad essere colpiti da questa crisi energetica non sono solo coloro che non riescono ad arrivare a fine mese ma anche le famiglie più abbienti che non si sono mai ritrovate costi così alti.
Per questo motivo il Governo, tramite vari Decreti Aiuti, ha emesso dei Bonus ma questi non riescono a coprire totalmente le spese e quindi seppur utili a volte le loro percentuali sono basse rispetto a quanto si va a spendere.
Ma mentre tutti quanti si sono cominciati a preoccupare e alcuni italiani stanno cercando il modo per risparmiare con metodi alquanto discutibili mostrati su varie piattaforme online c’è chi invece ha trovato un metodo alternativo ed economico.
Stiamo parlando di Giorgio Malavasi, un uomo che vive in Veneto nei pressi di Spinea che da più di un anno vive con sua moglie Daniela e i suoi figli Francesco e Giulio nella casa più economica d’Italia.
La famiglia Malavasi infatti, vive serenamente nella propria casa spendendo solamente la quota di 50 centesimi al giorno per avere l’energia per via degli elettrodomestici che funzionano in maniera gratuita.
L’idea del signor Giorgio
Il signor Giorgio, di professione giornalista, ha passato molti anni a parlare e scrivere di economia green e di come ottenere energia in forma ecologica e dopo tanto tempo ha deciso di mettere in pratica quello che ha imparato.
L’uomo ha completamente rivoluzionato un vecchio rudere trasformandolo in una casa solare passiva biocompatibile formata da pannelli fotovoltaici e batterie ad incameramento di energia.
Le spese che l’uomo e la sua famiglia affrontano sono legate alle tasse per i rifiuti e le bollette che riguardano l’allacciamento alla rete elettrica ma nel totale corrispondono a circa 800 euro l’anno.
Di questi però 650 euro vengono pagati dal gestore dell’energia per via dell’accumulo in eccesso e alla fine dei conti il pagamento equivale a quasi 50 centesimi al giorno, un nonnulla se si pensa a quanto stanno aumentando adesso i costi dell’elettricità.
In molti si sono chiesti come hanno fatto ad affrontare l’inverno, e la famiglia Malavasi ha ammesso di aver detto addio a stufe e termosifoni e che per avere la giusta quantità di calore poteva optare per due soluzioni.
O invitare qualche amico in casa la cui temperatura corporea rimaneva intrappolata nelle pareti e utilizzata per il riscaldamento oppure sua moglie sfornava qualche torta e il calore del forno rimaneva in circolo per molti giorni a seguire.
Complice anche il sole di gennaio e febbraio che seppur timido ha dato molta energia a questa casa e ha fatto in modo che i componenti della famiglia avessero il giusto riscaldamento.
Per questo motivo, Giorgio ammette che la sua scelta non è stata fatta solo da un punto di vista economico ma bensì per utilizzare tutte le fonti che la natura ci mette a disposizione.
Grazie a questo modo di vivere la famiglia Malavasi ha risparmiato tantissimo e in molti hanno pensato che nonostante sia stato fatto un grosso investimento per installare tutti i tetti e le pareti per incanalare l’energia la spesa che ne segue successivamente è minima.
Pertanto, investendo prima, potrebbe essere interessante in futuro e facendo una somma complessiva il ricavo è maggiore alla spesa effettuata e potremmo dire addio a stufe e termosifoni.