Dal mese di aprile del 2023, sembra che l’esecutivo abbia intenzione di aggiungere un sistema di sostegno differente sia per le famiglie che per le imprese per quanto riguarda il caro bollette.
Pare che lo scopo è quello di dividere i costi del consumo di luce e gas facendo riferimento ai consumi passati e alle quotazioni di mercato. Si tratta di un modello che attualmente viene utilizzato in Germania anche se sembra essere molto oneroso.
Nuovi sconti contro il caro bollette
Dal primo aprile del 2023, il governo ha deciso di introdurre dei nuovi sconti che andranno a prendere il posto dei tagli dei prezzi per le bollette di energia elettrica e di gas introdotti attraverso la legge di bilancio del 2023.
Lo scopo è quello di premiare tutte quelle imprese e famiglie più virtuose che hanno scelto di risparmiare sui consumi sia di gas che di energia elettrica.
Un modello che attualmente il governo sta prendendo sotto osservazione e che prevede una quota di costi che si basa sui consumi dei periodi precedenti alla crisi e alla guerra in Ucraina e sulla quotazione dei prezzi sul mercato.
Un argomento di cui ha parlato anche Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell’Economia e il quale ha affermato “servirà cambiare sistema e fare in modo di garantire gli stessi prezzi ‘politici’ dell’anno o degli anni precedenti, ovvero ai prezzi del 2020 e anche degli anni prima, mentre il consumo in più viene messo a prezzo di mercato”.
Così facendo l’esecutivo andrà ad instaurare un atteggiamento virtuoso così che ci si possa mettere le mani sugli sconti legati ai consumi più bassi.
In poche parole, la bolletta sarà compresa anche di una sezione in cui sarà applicato un prezzo “politico” che comprende circa l’80% del consumo annuo facendo riferimento all’anno precedente oppure alla media dei consumi degli anni precedenti.
Utilizzando questa quota, le imprese e le famiglie pagheranno la stessa cifra consumata prima della crisi provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina.
La restante parte della quota sarà poi calcolata basandosi sul costo del mercato del gas e dell’energia.
Cosa comporterebbe questa decisione
Così facendo le famiglie riusciranno a tenere sotto controllo i consumi sia del gas che tende energia elettrica mentre il governo potrà chiudere il cerchio degli aiuti chiedendo alla popolazione di limitarsi nel consumo di risorse così preziose.
È questa una misura che abbraccia pienamente ciò che attualmente sta affermando Bruxelles da quale è favorevole nell’utilizzare delle misure selettive piuttosto che degli aiuti generici dati anche a coloro che non ne hanno bisogno.
In Germania è stato utilizzato già un sistema molto simile.
Infatti, dal primo gennaio del 2023 fino al 30 aprile del 2024 sia le bollette di luce che di gas saranno calcolate sulle quote di consumo e sul prezzo al mercato.
La prima voce comprende l’80% del costo della bolletta basandosi sui consumi precedenti mentre il restante è formato dalle quotazioni di mercato.
Per le imprese la percentuale scende al 70% per il costo della bolletta dei consumi dell’anno precedente mentre il 30% sarà fede alla quotazione di mercato.
Un approccio che sicuramente potrà costare molto.
Infatti il governo federale attualmente sta spendendo 56 miliardi di euro per il gas e 43 miliardi per l’energia elettrica.
Costi che sono destinati a scendere nel caso in cui le quotazioni del mercato di Amsterdam continuano la loro corsa al ribasso.
Si tratta di una decisione che l’Italia dovrebbe prendere con le dovute precauzioni in quanto il governo della Germania ha stanziato un fondo pari a 200 miliardi di euro.