A causa del caro bollette alcune persone e regioni rischieranno di rimanere al freddo questo inverno. Vediamo chi e quali sono.
Il caro bollette, benché l’inverno vero e proprio non sia ancora arrivato, sta già provocando degli effetti devastanti sulle famiglie italiane.
Caro bollette: su chi grava
A causa del caro bollette molte famiglie italiane non riusciranno a pagarle. Per questo motivo, potrebbero vedersi interrompere la fornitura. In realtà, anche chi è in pari con i pagamenti, potrebbe vedersi sospendere la fornitura.
Il rincaro delle bollette dovuto soprattutto a causa del conflitto in Ucraina e dalle sanzioni imposte dall’Europa alla Russia, principale fornitore di gas. Per fortuna le temperature sono ancora molto miti, nonostante sia novembre alle porte, e l’accensione dei riscaldamenti sarà rimandata in molte regioni italiane.
Nei condomini, generalmente, il riscaldamento può essere sia autonomo che centralizzato. In quest’ultimo caso, l’impianto che fornisce i riscaldamenti è in comune con tutti i condomini. Ciò significa che tutte le unità abitative vengono riscaldate con la stessa temperatura, in maniera contemporanea.
Nel caso di riscaldamento autonomo, invece, la caldaia è una in ogni edificio. L’accensione o lo spegnimento dei termosifoni dipenderà dal singolo inquilino/proprietario della casa. In questo caso, sarà direttamente lui a doversi occupare della manutenzione, sia essa ordinaria o straordinaria, nonché dei pagamenti, che saranno, generalmente, generati dai consumi effettivi.
Nel caso del riscaldamento di tipo centralizzato, invece, il pagamento dipende da svariati fattori. Nel caso in cui nell’appartamento ci siano le valvole termostatiche, permetteranno di contabilizzare soltanto il calore effettivamente generato. In aggiunta, ci sono anche le tabelle millesimali che permettono di ridistribuire i costi in base alla grandezza dell’appartamento. Nel caso della manutenzione ordinaria, ciascun condomino dovrà provvedere al pagamento. Il pagamento dovrà avvenire anche se si dovessero tenere i termosifoni spenti.
Perché si potrebbe rimanere al freddo
Se il gas non dovesse essere pagato per più di una volta, si potrebbe rischiare di rimanere senza riscaldamenti. Con il riscaldamento centralizzato, il pagamento del gas viene fatto dall’amministratore del condominio. Saranno i singoli condomini, poi, a ripartirlo e a pagare la loro quota.
Se uno o più condomini dovessero astenersi dal pagamento della quota, si complicherebbe il pagamento da parte dell’amministratore. Quest’ultimo potrebbe vedersi in difficoltà e non pagare. In questo caso, i condomini potrebbero rimanere senza riscaldamento, anche se dovessero aver pagato.
La soluzione immediata da prendere sarebbe quella di ripartire la mora tra i condomini. Successivamente, l’amministratore potrebbe procedere per vie legali con i morosi. Nel lungo periodo, invece, si potrebbe promuovere l’autonomia e quindi lo staccarsi dal riscaldamento centralizzato.
Staccarsi dal riscaldamento centralizzato è possibile grazie alla legge 145/2013, che permette ad un singolo condomino di staccarsi anche senza l’assenso della totalità dei condomini.