Caro energia: tra le proposte del governo ci sono rate e sgravi fiscali. Le soluzioni al vaglio per affrontare il problema.
Il caro energia è una realtà che tutte le famiglie stanno affrontando negli ultimi mesi. In vista delle elezioni di settembre, i partiti propongono metodi al fine di sostenere i nuclei familiari più deboli e permettere loro di poter gestire al meglio la situazione che si è venuta a delineare. Ecco le varie proposte al vaglio.
Il governo sta lavorando al fine di proporre soluzioni concrete per far fronte al caro energia che, negli ultimi mesi, si è fatto sempre più pressante sulle famiglie italiane.
Dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, infatti, il costo dei beni di prima necessità, come l’olio di girasole in primis, ma anche di luce e gas, sono arrivati alle stelle e non è semplice gestire tale situazione non avendo a disposizione uno stipendio più alto.
Manca poco alle nuove elezioni, previste per il 25 settembre e, nelle ultime settimane, si sono messe, sul piatto della bilancia, diverse soluzioni per controllare il caro energia. Tra queste, soluzioni rateali e sgravi fiscali.
Il tutto muovendosi sulla strada dello scostamento di bilancio, senza, però, ricorrere a un aumento del deficit. Questa è la posizione sostenuta da Mario Draghi e dal ministro dell’economia, Daniele Franco.
Per poter attuare diverse ipotesi prese in considerazione, è necessario avere i fondi necessari. Pertanto, la situazione va analizzata nel dettaglio prima di poter dare per certe alcune proposte attualmente registrate.
Tra le varie ipotesi, c’è la proroga del taglio delle accise sui carburanti, ossia continuare a ridurre il prezzo di gasolio e benzina di 30,5 centesimi.
Al momento, tale sconto è previsto fino al 20 settembre 2022 e ha un costo molto elevato, che si aggira a più di un miliardo di euro. Un’altra ipotesi è quella della cassa integrazione gratuita per le imprese che fermano la propria attività a causa degli elevati costi energetici.
Si è parlato anche di rafforzamento del credito di imposta sui costi maggiorati delle bollette, aumentando le aliquote. Un’altra ipotesi è quella di fornire alle imprese gas ed energia elettrica, provenienti da fonti rinnovabili, a prezzi ridotti.
Per le utenze domestiche, potrebbe essere attuato il meccanismo di rateizzazione, fino a 10 euro. Inoltre, potrebbe essere attuato il bonus social per le famiglie con un ISEE fino a 12 mila euro.
Inoltre, si è discusso anche di accelerare la messa in funzione di rigassificatori e il rafforzamento del piano di risparmio dei consumi.
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