La compagnia Ita propone tratte aggiuntive, ma al presidente Schifani non basta. “Siciliani stanno pagando prezzi proibitivi per poter acquistare un biglietto”.
Il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani è pronto a presentare un esposto all’Antitrust, e ricorda che i siciliani non sono “cittadini di serie B”.
Aumentano ancora i costi dei voli per le Isole. Le tratte per la Sicilia e quelle per la Sardegna hanno subito rincari eccessivi, come al solito, durante il periodo delle festività natalizie vista l’eccessiva domanda.
Migliaia di siciliani e sardi dunque, non di turisti, costretti per l’ennesima volta a spendere una cifra assurda per poter fare ritorno a casa, con molti che hanno deciso anche a causa dei costi elevati – soprattutto studenti soliti al rientro per le festività – di non viaggiare affatto.
Una soluzione quella di Ita descritta dal presiedete della Regione Sicilia come risposta alle proteste che proprio Renato Schifani aveva mosso nelle scorse settimane. “Certi che l’aumento dei prezzi sia la conseguenza delle proteste – commenta il neo governatore – evidentemente fondate e legittime, che abbiamo sollevato nelle scorse settimane”.
In risposta Ita ha avviato nuove tratte, a partire dal 20 dicembre, da Roma Fiumicino a Catania e viceversa, e dal 21 dicembre con da Roma Fiumicino a Palermo e da Roma Fiumicino a Catania. Ma questo non basta al presidente di Regione, che parla del caro voli presentatosi anche in Sardegna destinato a tornare anche dopo la fine delle festività. “I siciliani continuano a essere cittadini di Serie B“, tuona Schifani, che la scorsa settimana aveva chiesto anche maggiore attenzione da parte del governo.
Uno scandalo, aveva affermato lo scorso 8 dicembre Schifani, quello del caro voli. La Sicilia rimane ancora indietro, e gli aumenti del costo delle tratte nel periodo natalizio ha portato il presidente della Regione a pensare di denunciare la questione all’Antitrust.
Schifani si dice pronto a coinvolgere i migliori avvocati, ma anche – finalmente – che serve maggiore attenzione da parte del governo. Tirato in ballo anche il ministero dell’Economia, e il collega Giorgetti – indirettamente – con il governatore di Forza Italia che prova forse per la prima volta a smuovere i colleghi del governo di centrodestra.
Inaccettabile secondo Schifani che ia una compagna capitale pubblica come Ita che si piega alla lotta Ryanair sulla rotta Palermo-Roma (in quanto unici vettori).
Da tempo le richieste da parte della Regione Sicilia non sono state accolte da Mef e governo, conclude il presidente: “Non abbiamo ancora ottenuto risposte”.
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