Si moltiplicano ogni giorno di più le idee e le iniziative sul fronte della sostenibilità ambientale: l’ultima giunge da un’impresa italiana, la Pedon di Vicenza, che ha inventato una carta per il packaging eco-friendly derivata dagli scarti dei fagioli. Questa azienda, considerata tra le più importanti del settore dei cereali e dei legumi, è riuscita ad ottenere dagli scarti di lavorazione una carta riciclabile al 100 per cento, un’idea nata sulla scorta del progetto etico ‘Save the Waste’, che oltretutto certifica ai consumatori il contatto diretto con gli alimenti.
Negli ultimi anni sono aumentate in modo impressionante le aziende dal ‘cuore green’, che hanno compreso come si possa conciliare interessi economici e necessità ambientali: dalla moda all’energia, passando per i settori industriali più disparati, la corsa alle idee più innovative coinvolgono imprese di ogni nazionalità, che non vogliono farsi trovare scoperte davanti ad un certo tipo di clientela che presenta nuove esigenze derivanti da una spiccata sensibilità ecologica. Tornando alla carta eco-friendly ideata dall’azienda vicentina, questa presenta un altro vantaggio oltre la tutela dell’ambiente, ed è il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera produttiva, dal produttore fino al consumatore, e dal punto di vista etico sposa perfettamente la linea della campagna Save the Waste, un progetto realizzato appositamente per l’Expo 2015 di Milano che coinvolge e sostiene le comunità agricole, promuovendo un circolo economico virtuoso.
Come funziona il processo di realizzazione del packaging? Il primo passo è la selezione delle sementi garantite No Ogm, coltivate da famiglie di agricoltori etiopi scelte all’interno di programmi per lo sviluppo economico e agricolo realizzati in collaborazione con la Cooperazione Italiana allo Sviluppo: successivamente gli scarti dei processi di lavorazione vengono recuperati e impiegati nella produzione della carta, chiamata Crush Fagiolo, che presenta innovazioni molto importanti rispeto al normale packaging industriale. Innanzitutto viene ridotto del 15 per cento l’impiego di cellulosa vergine proveniente da alberi, e allo stesso tempo diminuisce del 20 per cento l’emissione di gas effetto serra. Il risultato è un astuccio certificato Ogm free, che può stare a contatto diretto con il prodotto, eliminando di conseguenza la busta interna alla confezione, e che racchiude al suo interno il 30 per cento di fibra riciclata post-consumo. Con Save the Waste l’azienda favorisce anche il sostegno e la tutela della comunità e cultura etiopi mediante iniziative etiche autonome, come la costruzione di scuole: oltre alla lotta agli sprechi alimentari dunque, anche un sostegno concreto ad uno dei Paesi più poveri e bisognosi del mondo.
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