Niente cartelle esattoriali durante le feste di Natale 2015. Equitalia ha deciso che da 24 dicembre al 5 gennaio non saranno inviate cartelle se non per casi definiti inderogabili: la conferma arriva dall’amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini nel solco della nuova gestione per cui “Equitalia vuole essere dalla parte degli italiani, non contro“. Per la società è una decisione storica, la prima nei dieci anni di compartecipazione tra Agenzia delle Entrate e Inps. Il provvedimento riguarderà centinaia di famiglie e imprese, fanno sapere da Equitalia: non sarà comunque un blocco totale visto che si sono atti inderogabili a cui non può essere concessa una tregua neanche sotto Natale. In ogni caso, si tratterà di un “regalo” gradito a molti: in quei giorni saranno recapitate solo alcune migliaia di atti e non i 250mila previsti.
Per molti contribuenti, lo stop natalizio è di certo una buona notizia. “La sospensione è un atto di attenzione verso imprese e famiglie con cui stringere un nuovo Patto perché il recupero dei crediti e dell’evasione sono fondamentali, così come lo è poter avere gli italiani al proprio fianco“, ha spiegato Ruffini.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’a.d. ha elencato i numeri dello scorso anno e le nuove modalità con cui la holding vorrebbe semplificare la riscossione dei debiti. Nel 2014 Equitalia ha inviato circa 30 milioni di atti, con un totale riscosso di 7,4 miliardi di euro e nel 2015 la stima porterebbe a sfiorare gli 8 miliardi: di queste, poco più della metà sono cartelle che vengono inviate ogni settimana a circa 300mila contribuenti.
Nell’ottica di una nuova gestione della fiscalità, Ruffini ha poi indicato i provvedimenti messi in campo dal governo, come l’obbligo, dal prossimo anno, per le società di usare la posta certificata per ricevere atti e cartelle, mentre per i cittadini sarà necessaria una richiesta diretta, senza però più raccomandate.
“Nei prossimi mesi, direttamente dal sito di Equitalia, si potranno saldare i debiti, rateizzarli e anche sospendere le riscossione. I debiti vanno pagati, ma almeno non complichiamo la vita ai cittadini“, ha spiegato l’a.d. al quotidiano di via Solferino.
Il passaggio sarà fondamentale, chiariscono da Equitalia, perché già ora circa la metà dei debiti vengono pagati dai contribuenti con la rateizzazione, per un valore di oltre 30 miliardi di euro. Ruffini promette procedure più semplici e dirette, con meno passaggi amministrativi. Gli 8 miliardi che si stima verranno raccolti quest’anno, è una “somma basterebbe a coprire per un anno intero gli stipendi lordi di poliziotti e carabinieri, o con la quale costruire 350 asili. Non siamo contro il cittadino, insomma, ma dalla sua parte“, ha concluso.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…