L’obiettivo della mini sanatoria che il Governo starebbe progettando è quello di rateizzare i debiti con il Fisco per molte famiglie messe in difficoltà dell’emergenza Covid. Come riporta il Messaggero citando fonti di Governo, chi aveva accesso alla rateizzazione dei contributi e l’ha poi perso potrà pagare tutto il pregresso e chiedere congiuntamente una nuova rateizzazione sia per il pagamento ordinario in 72 rate, spalmate su sei anni, sia per un piano straordinario che potrà arrivare ad una estensione di 120 rate in 10 anni.
Rateizzazione per rate superiori al 20% del reddito familiare
La rateizzazione straordinaria sarà disponibile però solo a fronte di una grave e comprovata situazione di difficoltà economica: quando, così come certificato dall’Isee, l’importo della rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare.
Il blocco dell’aiuto sarà previsto nel caso in cui il debitore salterà il pagamento di cinque rate (dal 2021 aumentate a dieci), anche non consecutive. Pena la ripartenza della procedura ordinaria e l’applicazione di sanzioni e interessi.
Pagamento della prima rata per evitare il fermo dell’auto
Per i cittadini che potranno accedervi, la rateizzazione comporta una serie di vantaggi, come quello primario di evitare azioni cautelari o esecutive. Tra queste, per esempio, si eviterà il fermo dell’automobile a fronte del pagamento della prima rata.
Entro un mese la decisione definitiva sulla mini sanatoria
Per i contribuenti morosi c’è anche la possibilità, in vista della scadenza del 10 dicembre, di prorogare i versamenti per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter, al saldo e stralcio e per chi ha differito i versamenti della rottamazione bis. La decisione, che dovrà necessariamente arrivare in tempi brevi, è quella di sospendere i versamenti previsti proprio entro il 10 dicembre, quindi tra poco meno di un mese, il cui impatto economico sarebbe rilevante per il Fisco.