Nelle cartucce da caccia sarà vietato usare il piombo. Si è deciso al meeting della Convenzione sulle specie migratorie in Ecuador. Per le associazioni che si battono per la difesa degli animali quello raggiunto è un grande risultato. Anche l’Italia dovrà adeguarsi a quanto è stato stabilito, dovrà adottare tutte le misure necessarie, in modo che a partire dal 2017 possa essere rispettata la convenzione internazionale.
Il divieto del piombo nelle cartucce
Il piombo può essere considerato un elemento molto tossico sia per l’ambiente che per l’uomo. Il suo uso è vietato dalla legge in molti altri prodotti, ma ancora non si era stabilito di vietarne l’utilizzo nelle cartucce da caccia. Il divieto, fino ad adesso, vale per le vernici, per i giocattoli, per i carburanti. Con la decisione che è stata presa si fa un grande passo avanti. A sottolineare la soddisfazione per il risultato raggiunto è anche la Lipu. Già il piombo è vietato nelle cartucce da caccia che si usano nelle zone umide, perché c’è il rischio che potrebbe contaminare le acque. Adesso tutti dovranno adeguarsi a questa norma, evitandone l’uso. Alla base c’è infatti un grande pericolo. Basti pensare in questo senso agli animali cacciati e impallinati, che poi vengono lasciati sul luogo, e al fatto che altri animali possano cibarsi di resti di questo metallo. Si tratta della contaminazione di tutta la catena alimentare. Molti studi a livello scientifico hanno dimostrato che l’avvelenamento da piombo rappresenta un fatto da non sottovalutare, con sintomi che possono incidere notevolmente sulla salute degli esseri viventi.
Le altre decisioni
Si sono prese anche delle altre decisioni molto importanti per il rispetto dell’ambiente e degli animali. Fra le delibere possiamo ricordare quella che vieta l’uso del Diclofenac, un farmaco antinfiammatorio usato spesso in medicina veterinaria. Il tutto è partito dall’India, dove due specie di avvoltoi si sono quasi estinte a causa proprio di questa sostanza chimica. Gli esperti hanno riferito come gli avvoltoi si cibano delle carcasse degli animali morti. Quando mangiano i resti degli animali trattati con questo farmaco, si insinua un pericolo forte per la loro salute. Gli avvoltoi possono arrivare anche a morire e il problema non è soltanto dell’India. Si è fatto notare al meeting come anche alcuni Paesi dell’Unione Europea sono minacciati da questo problema. Per questo è stato stabilito che anche l’Unione Europea debba adeguarsi.
Un altro passo avanti importante per il rispetto degli animali è stato costituito dalla decisione di evitare l’uso di cetacei, come delfini o orche, per scopi commerciali. Questi animali non possono essere più catturati, per finire dentro i parchi acquatici. L’Enpa in particolare si è dichiarata soddisfatta di questo provvedimento. Secondo la famosa associazione si tratta di una vera svolta, perché questa volta è tutto il mondo scientifico a prendere le difese per la salvaguardia degli animali e contro la cattività delle altre specie viventi. L’Enpa ha chiesto all’Italia che questa disposizione venga immediatamente recepita nell’ambito dell’ordinamento del nostro Stato.