Casamicciola, ex sindaco: “Avevo mandato 23 pec per dare l’allarme”

Continua l’inchiesta intorno alla frana che ha distrutto Casamicciola a Ischia, ora spuntano le mail dell’ex sindaco.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte – Nanopress.it

Giuseppe Conte, omonimo dell’ex premier, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui denuncia come ha provato più volte ad avvisare che la situazione era pericolosa ma le sue mail non hanno mai ricevuto risposta.

La frana a Casamicciola fra le polemiche

Fra il 25 e il 26 novembre una terribile frana ha devastato la Casamicciola, sull’isola di Ischia, ma mentre si contano i danni e purtroppo le vittime, ci sono molte polemiche parallele a questa vicenda.

Si è parlato molto di quella relativa alla sanatoria riguardante le case abusive di Casamicciola, ossia la maggior parte delle strutture ad oggi esistenti. Una seconda polemica riguarda l’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile, inizialmente gialla e per questo motivo molto criticata dagli esperti meteorologi che analizzando il quadro hanno dichiarato che questo è stato sottostimato.

Pompieri a Casamicciola
Pompieri a Casamicciola – Nanopress.it

Ora spunta l’intervista dell’ex sindaco Giuseppe Conte, con una nuova polemica che si riallaccia anche lei all’allerta meteo. Già dal momento in cui questa è diventata arancione infatti, Conte aveva segnalato il pericolo più volte tramite alcune mail inviate all’amministrazione comunale ma non ha ricevuto nessuna risposta.

“ho inviato 23 pec appena 4 giorni prima della frana del 26 novembre ma nessuno mi ha ascoltato”.

Le parole dell’ex sindaco pesano come un macigno alla luce di quanto avvenuto a Casamicciola, evento catastrofico che seppure ha altri precedenti analoghi per la conformità del territorio, come spiegato dagli esperti, poteva forse essere evitato.

L’allarme lanciato dall’ex sindaco prima della tragedia

“ho scritto al sindaco manfredi, alla protezione civile della campania, al commissario prefettizio di casamicciola. nessuno mi ha risposto”.

In seguito all’allerta arancione, Conte aveva segnalato il pericolo chiedendo che i cittadini venissero evacuati. Secondo quanto riferito dall’uomo, che ha un passato come dirigente nel settore acquedotti della Campania, dopo l’alluvione del 2009 non ci sono stati interventi per la sicurezza, nonostante i fondi stanziati.

Fra i diversi lavori che dovevano essere fatti allora, ce n’era uno che riguardava la messa in sicurezza del bacino dell’alveo Larita ma non è stato eseguito. Inoltre manca da anni l’annunciato piano per il dissesto idrogeologico dell’area.

Questa la denuncia dell’ex sindaco che ora non si da pace per quanto avvenuto, nonostante abbia fatto il possibile per segnalare la situazione.

Nelle sue email, iniziate il 22 novembre, si evince come già aveva intuito che poteva sussistere a breve lo stato di grave crisi per una calamità naturale imminente nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno.

L’uomo segnalò che era il caso di cominciare ad evacuare le case, le scuole e gli ospedali, anche perché nella zona di confluenza dell’alveo vi è anche una centrale di trasformazione Enel.

Con diverse email ha chiesto per giorni di fare qualcosa in merito e mettere in sicurezza i cittadini. I sui appelli non sono stati ascoltati ed è terribile pensare che forse la tragedia poteva essere evitata.

Invece la frana si è abbattuta violentemente, scendendo dal monte Epomeo e distruggendo strade, case e macchine. Tanti i feriti, altrettanti di dispersi e le vittime.

Non è la prima volta che accade: la storia di Ischia è segnata da tragedie ambientali e abusivismo edilizio da anni.

 

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