Case di riposo per anziani in Italia: 3 su 10 non sarebbero a norma. Così è risultato dai dati che il Ministero della Salute ha reso noti in occasione della presentazione del programma di “Estate sicura 2016”. I dati a disposizione rivelano che in molti casi non si può parlare nemmeno del senso di umanità che dovrebbe regnare in queste strutture per anziani. Il ministro Beatrice Lorenzin ha parlato di comportamenti disumani da parte degli operatori.
Inoltre ha messo in evidenza la sua preoccupazione per l’aumento delle strutture abusive, riguardo alle quali intervenire diventa molto problematico. Il bilancio, fornito dal generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e dal comandante dei Nas Claudio Vincelli, appare drammatico e anche da parte degli esperti è stata estesa una certa rabbia mista a frustrazione. Le case per anziani non conformi rappresenterebbero il 30% su 365. Le problematiche connesse alla non conformità sono tante. In più di 100 casi sarebbero emersi maltrattamenti.
Un altro problema con cui ci si deve confrontare, nelle strutture ricettive non conformi, è l’esercizio abusivo della professione da parte sia di medici che di infermieri. In molti casi sono state riscontrate anche lesioni personali, sequestro di persona e presenza di farmaci scaduti. Largo è anche il margine per quanto riguarda le carenze di carattere igienico, riscontrate in ben 124 casi. 3 case di cura su 10, quindi, non risultano promosse “all’esame”, rivelando un problema molto esteso, molto più di quanto si possa pensare. La situazione appare grave, perché non si tratterebbe affatto di un caso isolato, come i mass media spesso fanno credere.