Una giovane mamma si è suicidata perché non era riuscita a ottenere la casa popolare, dopo una lunga attesa di sette anni. È successo a Dublino, in Irlanda. La storia di Danielle Carroll, 27 anni, è simile a quella di tante altre donne.
Rimasta incinta a 20 anni, era stata abbandonata dal compagno e si è trovata da sola a dover crescere un figlio.
Insieme al bimbo di sette anni, e poi a un altro di 20 mesi nato dopo un’altra relazione, la donna ha cambiato casa più volte.
In attesa che le venisse assegnata la casa popolare per cui aveva fatto richiesta: era da sette anni in graduatoria in quanto appartenente alla fascia sociale meno abbiente.
Dopo un’estenuante attesa, l’ha fatta finita. Come ha raccontato la madre all’Irish Herald, non ne poteva più di vivere in un hotel diroccato e degradato alla periferia di Dublino. Covo, tra gli altri, di spacciatori e delinquenti.
Inutili le tante richieste di aiuto alle istituzioni. Danielle è stata trovata senza vita all’interno dell’appartamento dove alloggiava. Dopo tante minacce, alla fine si è suicidata per davvero.
«Danielle temeva per il futuro di suo figlio e si sentiva non solo impotente, ma anche abbandonata da chi avrebbe dovuto proteggerla», è la testimonianza di un’amica.