Un regolamento di conti insolito è avvenuto oggi a Caserta, dove un uomo ha sparato a un 18enne per vendicare il figlio.
Non stiamo parlando di un cittadino qualunque ma di un agente di polizia che non ha esitato a fare fuoco verso chi stava aggredendo il figlio, vediamo cosa è successo.
Poliziotto spara a un ragazzo a Caserta
Quando sentiamo parlare di un regolamento di conti non pensiamo mai che sia coinvolto un poliziotto ma è proprio quello che è accaduto a Santa Maria a Vico, nel Casertano.
Un poliziotto ha sparato e ferito un 18enne che avrebbe avuto poco prima una lite con il figlio, che lo ha chiamato proprio per chiedere aiuto.
Il pubblico ufficiale è subito corso sul luogo indicato e dopo aver rincorso gli assalitori, ha estratto la pistola e ha fatto fuoco colpendo in maniera grave un 18enne.
Il 49enne è ora accusato di lesioni aggravate e secondo quanto accertato dai Carabinieri, l’arma utilizzata non era quella di ordinanza ma una seconda pistola che l’uomo aveva con sé e che possedeva in modo clandestino.
Avrebbe fatto fuoco due volte colpendo il ragazzo a una gamba. Quest’ultimo è stato portato in ospedale e ha ricevuto una prognosi di 10 giorni, sembra quindi che non sia un pericolo di vita.
Rimane comunque un fatto grave compiuto da un agente delle forze dell’ordine, il quale ora si trova agli arresti domiciliari mentre vengono eseguiti accertamenti sulla sua condotta, perquisizioni nella sua casa e si cerca di capire la provenienza dell’arma illegale.
Il proiettile ha raggiunto il 18enne sopra al ginocchio e poi è uscito senza toccare organi vitali, come confermato dai medici che hanno deciso di dimetterlo dopo aver accertato le sue condizioni.
La dinamica
La dinamica accertata dagli inquirenti he stanno indagando è molto chiara. Il figlio stava litigando con altri ragazzi ed è stato aggredito, così ha chiamato il padre che è subito intervenuto mettendosi a caccia dei responsabili, ovvero un gruppo di coetanei provenienti da San Felice al Cancello.
Dopo averli individuati è iniziata una colluttazione in cui l’uomo è finito a terra e lì la situazione è degenerata, infatti ha estratto l’arma e ha fatto fuoco.
L’episodio è avvenuto nella scorsa notte e alcuni testimoni sono stati ascoltati per chiarire alcuni passaggi dell’accaduto.
Il 49enne dovrà rispondere ora di lesioni aggravate e porto illegale di arma, che fra l’altro non è ancora stata trovata. Ora i magistrati indagano per far luce su quanto accaduto e accertare l’esatto movente che abbia spinto l’agente a rispondere con il fuoco.
Nelle prossime ore, l’uomo dovrà comparire davanti al giudice per la convalida del provvedimento di arresto. In questa occasione sarà assistito da un avvocato difensore e potrà fornire la sua versione dei fatti, avvenuti nella zona di piazza Falcone e Borsellino a Santa Maria a Vico.