Neanche il tempo di stabilire in forma ufficiale il calendario della ripartenza (la prima competizione calcistica europea post COVID-19), che in Germania, nella Zweite Liga, devono già fare i conti con altri rinvii. A far tornare la situazione sul baratro sono state le pessime notizie provenienti da un comunicato della Dinamo Dresda, club di Zweite Liga, la Serie B tedesca.
Sul filo del rasoio
Il club con il comunicato reso disponibile nella giornata di domenica 10 maggio ha annunciato di aver trovato due casi di positività al COVID-19 dopo il terzo ciclo di tamponi a calciatori e staff. La notizia è stata prontamente comunicata alla Lega, che nonostante i casi siano asintomatici, ha deciso per i quattordici giorni di quarantena. La Dinamo Dresda sarebbe dovuta tornare in campo il prossimo 17 maggio, nel match contro l’Hannover, partita che ovviamente non si giocherà, cosi come le altre successive tre gare. Ralf Minge, d.s. della Dinamo Dresda, ha commentato la notizia parlando ai canali della Zweite Bundesliga: “Ultimamente abbiamo fatto degli sforzi immensi, sia come personale che come logistica, per attuare perfettamente ogni misura medica e igienica”. Infine, l’annuncio: “Siamo in contatto con le autorità sanitarie per coordinarci in merito alle prossime fasi. Non potremo allenarci e partecipare alle competizioni per 14 giorni”.
La Bundesliga in quarantena
La competizione principale del calcio tedesco, la Bundesliga, rimane per ora al sicuro. La ripartenza è programmata per sabato 16 maggio, e proprio per questo motivo, a partire da oggi tutti i club entreranno in quarantena, come previsto dal protocollo che ha portato alla decisione per la ripartenza. Alcune squadre, come Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Wolfsburg, hanno scelto degli hotel in città, mentre Schalke, Moenchengladbach, Bayer Leverkusen e Union Berlino si appoggeranno alle strutture presenti nei rispettivi stadi. La domanda però è sempre la stessa: cosa succederà in caso di una o più positività all’interno della Bundesliga?